Mortara, l’agrivoltaico arriva in giunta

Tra la preoccupazione e la disapprovazione del Comune di Mortara, il progetto del campo agrivoltaico che sorgerà a sud e sud-est della città, tra la statale 596 in direzione di Remondò e la 211 verso Cergnago, è stato presentato dalla società Icube Mortara srl di Milano alla giunta Gerosa nella serata di mercoledì 22 gennaio.

PROGETTO La ditta ha già ottenuto il via libera da parte del Ministero dell’ambiente, quindi l’incontro con l’amministrazione è servito per illustrare dal punto di vista tecnico l’iter che si dovrà seguire per l’installazione di 103mila e 152 pannelli fotovoltaici nella zona sud est della città dell’oca, con i lavori che se dovessero ricevere il via libera durerebbero per almeno due anni. Un impianto che si estenderà su una superficie di 320mila e 390 metri quadrati: numeri alla mano l’impatto dal punto di vista estetico sarà rilevante, soprattutto su un territorio prettamente agricolo come quello mortarese e lomellino generale. La pratica è stata avviata il 20 settembre, quando la società ha presentato al Ministero dell’Ambiente l’istanza per avviare la valutazione impatto ambientale, ricevendo poi il via libera. Questo malgrado il comune abbia dato parere negativo, in una rara occasione in cui maggioranza e minoranza si sono trovate d’accordo sul fatto che questo campo porterebbe a un eccessivo consumo di suolo.

TANTI DUBBI «L’incontro di mercoledì – spiega l’assessore all’agricoltura e lavori pubblici Gianfranco Delfrate – è servito ai tecnici della ditta per cercare di rispondere alle nostre perplessità, ma la nostra opinione riguardo al campo non è cambiata. Dal nostro punto di vista non verrebbe tutelato il paesaggio, visto che potrebbero verificarsi troppi rumori e tanti campi elettromagnetici. Questo progetto non tiene per nulla conto della composizione del nostro territorio, prettamente agricolo». Insomma il Comune non ha più voce in capitolo, sebbene la Icube ha fatto sapere di voler organizzare un nuovo incontro, questa volta aperto alla cittadinanza, per illustrare anche ai cittadini i dettagli del progetto. La società ha fatto sapere di essere pronta e disposta a rispondere a ogni dubbio dei cittadini. L’inizio dei lavori non è comunque così immediato: «Tra 5 o 6 mesi – prosegue Delfrate – potrebbe già partire il cantiere, anche se è più probabile che i lavori inizieranno tra dodici mesi». Oltre a Delfrate anche i civici di Lombardia Ideale si sono mostrati perplessi, per usare un eufemismo, riguardo all’impatto ambientale del campo agrivoltaico.

Edoardo Varese

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