Il primo atto si è concluso, ora si attende il secondo. La chiesa di Santa Veneranda è tornata ad ospitare la celebrazione della Santa Messa, segno evidente che conferma di come i lavori di restauro siano a buon punto. «Il prossimo intervento – spiega il parroco don Marco Torti – sarà quello sulla volta. Le decorazioni, da quando sono state fatte, non sono più state restaurate. La prima fase comunque è stata portata a termine, ora non resta altro da fare che procedere con la seconda, tenendo conto delle risorse che abbiamo a disposizione. L’aspetto importante è il fatto che la chiesa sia tornata dopo tanti anni ad assumere un aspetto gradevole». Facendo un salto indietro nel tempo, ripercorrendo anche tappe importanti, si può capire di come la chiesa sia stata oggetto nel corso degli anni da una serie considerevole e importante di lavori.
I LAVORI «Undici anni fa – racconta don Marco Torti – si è provveduto a a rimuovere l’intonaco dalle pareti. Questo verso il 2016. Successivamente, si è proseguito con il carotaggio dei muri. L’obiettivo era quello di liberare la chiesa dalla presenza di umidità. Successivamente ci si è focalizzati nel ripristinare l’elemento pittorico e decorativo della chiesa. In tal modo, siamo riusciti a restituire una buona dose di presentabilità ad un luogo di culto, che rappresenta un punto di riferimento per i fedeli, donandogli dignità per ospitare i riti sacri». Gli ultimi interventi di restauro nella chiesa nel marzo del 2021. «Come ultimo lavoro è stato fatto il recupero delle decorazioni delle due cappelle laterali della chiesa. Questa in sintesi la prima fase dei lavori, per i quali siamo soddisfatti. Certo, bisognerà andare avanti perchè c’è anche altro da fare. Gli affreschi sulle volte della chiesa, il recupero anche di alcuni quadri che andrebbero restaurati. Questo, però, comporta un ulteriore esborso da parte della parrocchia che al momento non siamo in grado di affrontare. Vedremo più avanti, in futuro, cosa succederà. Siamo ad ogni modo soddisfatti di quello che è stato fatto fino a questo momento».
LA RIAPERTURA Una certezza comunque è la riapertura della chiesa di Santa Veneranda: «Abbiamo ripreso il culto, la celebrazione di Santa Veneranda che durante il corso di questi anni era stata sospesa. C’è stata anche qualche battuta d’arresto, soprattutto durante il periodo della pandemia. L’aspetto importante è l’aver ripreso il riuso di una chiesa che risulta comunque cara ai cittadini di Mortara». Una chiesa ricca di storia e di tradizione, uno dei luoghi più conosciuti a Mortara. «Santa Veneranda era ed è considerata come la protettrice della città. Il 14 novembre ci sarà la festa di Santa Veneranda». Proprio martedì prossimo, giorno in cui ricorre la memoria liturgica della “santina”, la Santa Messa verrà celebrata alle 9 alle 17. In epoca post Covid, la prima Messa è invece stata celebrata lo scorso sabato 4 novembre, giorno in cui ricorreva la memoria liturgica di San Carlo Borromeo, vescovo di Milano.
Edoardo Varese