Capitale della cultura o dei centri commerciali?

L’area commerciale di via El Alamein si farà. E’ arrivato l’ok da parte dei servizi tecnici per la costruzione dei cinque edifici (tre da 3000 mq ciascuno, uno da 2300 e uno da 600) che comporranno il polo che sarà edificato nell’area limitrofa alla cascina Colombarola: in quell’ampio terreno, situato tra il calzaturificio Moreschi e, appunto, la via dedicata alla famosa battaglia, sarà realizzata una zona commerciale di circa 12mila metri quadri. Lo stop imposto qualche mese fa dalla paesaggistica, guardando il progetto, è stato risolto cambiando il colore dei tetti (ora verde) e impedendo l’installazione di cartelloni pubblicitari sulle torrette. Quello noto in città come “centro commerciale El Alamein” è stato un argomento profondamente divisivo nel dibattito pubblico cittadino: associazioni e ambientalisti, difatti, hanno contestato duramente la realizzazione dell’area, sostenendo un eccessivo consumo di suolo e la distruzione di un territorio fruito dalla popolazione come luogo per correre e andare in bici. L’amministrazione ha di contro sempre sostenuto di aver le mani legate a riguardo, in quanto il Piano di lottizzazione che destinava quell’area a commerciale risaliva al 2011.

Inoltre il Comune considera il progetto come migliorativo rispetto a quello previsto da tale lottizzazione, che aveva indicato come 30mila i metri quadri edificabili. Tra soldi e opere il Comune riceverà circa 3 milioni e 200mila euro

Come compensazione saranno realizzate entro la fine dell’estate una rotatoria in uscita dalla frazione Piccolini (411mila euro) la riqualificazione di via Rocca Vecchia, con l’idea ancora da valutare di scoperchiare il Naviglio (333mila euro) e altre opere stradali (445mila euro). Durissima la presa di posizione dell’associazione Vigevano Sostenibile, da sempre avversa al progetto e promotrice di due raccolte di firme per cercare di bloccarlo, che in un comunicato sottolinea il fatto che tali decisioni siano state prese durante un periodo quantomeno convulso della vita cittadina:

Sapevamo che prima o poi i permessi sarebbero arrivati, ma la tempistica ci lascia alquanto sbigottiti. Ci teniamo a esprimere il nostro profondo dispiacere perché nonostante migliaia firme di cittadini vigevanesi raccolte e protocollate in Comune, una strenua e pacifica opposizione e un progetto che non ha mai trovato consenso, il centro commerciale El Alamein si farà

«La conseguenza – continuano – più grande sarà il declino di altre attività commerciali (soprattutto negozi di vicinato) presenti in città e l’intasamento della Statale 494 che è già congestionata dal traffico. L’offerta attuale di Vigevano potrebbe soddisfare una città di 120.000 abitanti, perché continuare a costruire supermercati e centri commerciali in cambio di oneri che non producono miglioramenti per la vita dei cittadini? La direzione è questa come dimostrano i cinque futuri insediamenti di Eurospin, MD, area di fronte alla nuova STAV, ex Adamello e zona in corso Novara. Siamo già pieni di capannoni vuoti e nel giro di poco tempo ci ritroveremo con altri “cadaveri” in giro per la città.

Vogliamo essere la Capitale della Cultura o la Capitale dei centri commerciali?

Alessio Facciolo

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