Ora che il bando per le rampe d’accesso del nuovo ponte sul Ticino è stato pubblicato il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa confida che i lavori possano partire entro i primi mesi del 2025. «Le offerte dovranno essere consegnate entro il 10 ottobre – ricorda Ceffa – successivamente servirà del tempo affinché possano essere esaminate nel dettaglio dalla provincia che è la stazione appaltante ma confido che con l’anno nuovo varrà individuata la ditta che eseguirà i lavori. Una volta fatto questo gli interventi potranno finalmente partire».
PUBBLICAZIONE Il tanto atteso documento per la realizzazione delle vie di collegamento del ponte è stato pubblicato lo scorso 4 settembre. Gli interventi prevederanno una somma di 7 milioni di euro e all’interno del bando si legge di come l’assegnazione degli interventi oltre a criteri economici terrà conto anche del rapporto qualità prezzo: «Si tratta di fattori che saranno esaminati da tecnici esperti e competenti del settore – sottolinea Ceffa – anche perché la provincia ha tutto l’interesse affinché le rampe possano essere completate nel minor tempo possibile. Il ponte è un’opera di grande importanza per tutto il territorio pavese». L’obiettivo è quello di realizzare le rampe d’accesso in modo da liberare completamente dal traffico automobilistico il vecchio ponte sul Ticino. E in questo caso potrebbe tornare in auge il progetto legato alla pista ciclabile Traccia Azzurra, che passerà su quest’ultimo. Una rete ciclabile che metterà in comunicazione la città ducale con l’Abbiatense. La Traccia Azzurra toccherà anche i Comuni di Ozzero e di Abbiategrasso ma per essere realizzata richiede logicamente che prima vengano portate a termine le rampe.
VICISSITUDINI La realizzazione delle rampe d’accesso metterebbe definitivamente la parola fine a una vicenda che va avanti da 13 anni. Precisamente da quando il cantiere era stato aperto nel lontano 2011 e nel corso degli anni ha visto il fallimento di due ditte e a inizio 2019 il licenziamento della Polese. L’appalto era successivamente stato assegnato al Consorzio Pangea. A novembre 2023 il ponte era stato collaudato con l’uso di automezzi pesanti, nello specifico tre automezzi da 40 tonnellate e 14 da 45 tonnellate. Dal test era emerso che l’opera rispondeva a tutte le esigenze richieste. Mancavano solo le rampe di accesso che ora «potranno essere realizzate. L’infrastruttura deve essere completata, perché è da tanti anni che Vigevano e il territorio lomellino attendono che diventi finalmente fruibile al traffico. Adesso non resta che attendere l’esito delle offerte, successivamente potremo finalmente vedere in funzione il ponte».
Edoardo Varese