Le “vite sospese” raccontate da Calabrese

Tennis Club gremito come nelle grandi occasioni durante la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Sergio Calabrese, che ha riunito le testimonianze di una cinquantina di persone, tra medici, giornalisti, psicologi, imprenditori, insegnanti e varia umanità per raccontare “Le vite sospese” dal Covid 19, una scossa tremenda per il mondo, l’Italia e, nel nostro piccolo, anche per Vigevano. Un mondo “rinchiuso” che lo stimato professionista della macchina da presa, per anni reporter di punta in Rai, insieme a Paolo Comolli (Punto & virgola) ha deciso di guardare e raccontare dalla sua finestra terrazzo, con immagini e testi diversi uno dall’altro. «Nei periodi oscuri – dice Sergio – dobbiamo sognare con gli occhi aperti». Obiettivo di questa iniziativa editoriale, oltre a quello di fare beneficenza a favore della cooperativa “Kore”, che si occupa di violenza alle donne, fissare una testimonianza emblematica per le generazioni che verranno. La bellissima voce di Gianni Quilico, che ha letto gran parte delle testimonianze, il racconto di alcuni protagonisti “speciali” del libro, come il dottor Luca Bellazzi, il vicesindaco Andrea Ceffa e il fotografo Carlo Faggioni, che il Covid l’hanno vissuto direttamente sulla propria pelle, hanno caratterizzato un intenso pomeriggio, curato con la solita attenzione dalla regia puntuale di Calabrese. Toccante anche la testimonianza dello psicologo Ivan Giacomel, che ha raccontato quegli allucinanti giorni in “trincea” al San Matteo a sostenere i medici che non sapevano che pesci pigliare e che eroicamente non mollavano un colpo, costretti ad assistere a tante gente che “annegava all’aria aperta”. E al pronto soccorso l’interminabile coda di ambulanze. La testimonianza di Cinzia, infermiera professionale che scrive arrabbiata: «Non andrà tutto bene». Anna, una bambina che racconta la sua scuola a distanza e la sua nuova vita davanti al computer, al posto del banco di scuola. Paolo Pasi, giornalista Rai, che descrive una storia d’amore rubata al Covid. E poi, davvero, tante e tante storie che incuriosiscono e vale davvero la pena di leggere. Racconta addirittura anche il Covid, sì proprio lui, il malefico virus. In chiusura del libro, emblematiche foto che raccontano tanto anche loro.

Massimo Sala

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