Libri per la quarantena

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I consigli di Ermanno Paccagnini – a cura di Isabella Giardini

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Paccagnini

Restare a casa. Restiamo a casa. Ma questo tempo, tanto tempo, tra le mura domestiche può diventare davvero enorme se non si prova a riempirlo. Si penserà «l’abbiamo già riempito di tutto quello che vi veniva in mente». Però forse gradirete i consigli di lettura di Ermanno Paccagnini, direttore della rassegna letteraria di Vigevano e docente all’Università Cattolica di Milano. Quando gli chiediamo «che libri legge?» risponde «leggo libri per lavoro, leggo libri perché devo recensirli, leggo libri per essere sempre aggiornato, leggo libri perché mi piace». Tuttavia viviamo un periodo che invita, visto il tempo a disposizione, a leggere un po’ di più: in questo caso, cosa si sente di consigliare?

1. I Promessi Sposi

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Promessi Sposi

«Per appassionati di letteratura e di storia rileggere “I Promessi Sposi” vuol dire ritrovare pari pari i giorni che stiamo vivendo: Alessandro Manzoni si addentra nel vissuto quotidiano e fa emergere emozioni, rabbia, sentimenti, ma anche luoghi comuni e la tendenza ad aggrapparsi alle più disparate “trovate” pur di lasciare fuori dalla propria testa la parola “paura”. Rileggerlo può servire molto, farci sentire meno soli e inermi».

2. I classici, ma anche Carlo Lucarelli e i gialli

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Carlo Lucarelli

Il professor Paccagnini però non si ferma. «Consiglio di leggere i classici, che non guastano mai, di leggere racconti, di approcciarsi a letture rilassanti, ci sono libri di bravi giallisti come Carlo Lucarelli, possono sicuramente servire». Lucarelli ha recentemente dato alle stampe “L’inverno più nero”: qui il commissario De Luca per risolvere un caso è disposto a tutto, questa volta però ha l’occasione di fare la cosa giusta nel modo giusto. Chi ama la prosa di Lucarelli può trovare nel suo percorso narrativo, che va dai racconti brevi sparsi nelle varie antologie del Gruppo 13 (di cui fa parte) alla trilogia giallo-storica di De Luca, pubblicata da Sellerio, molti spunti per passare ore liete. Dopo “Almost blue”, “Il giorno del lupo”, “L’isola dell’Angelo caduto”, finalista al Premio Bancarella, “Mistero in blu”, “Guernica” e “Lupo mannaro”, tra i suoi libri pubblicati da Einaudi Stile libero ci sono il romanzo “Un giorno dopo l’altro” e i racconti di “Il lato sinistro del cuore”; poi “Misteri d’Italia”, “Nuovi misteri d’Italia”, “La mattanza” e “Piazza Fontana”.

3. Le avventure di Bonfiglio Liborio

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Remo Rapino

«Anche “Vita morte miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino è un libro che mi sento di consigliare, candidato al Premio Strega 2020, vincitore del premio Cielo d’Alcamo per il miglior excipit, finalista al premio letterario Città di Rieti “Centro d’Italia”». Liborio Bonfiglio è una cocciamatte, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce sgarbugliata il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. «Tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l’apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia – si legge nelle recensioni al libro – A popolare la sua memoria, una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn’Assunta la maitressa, l’amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati, il dottore Alvise Mattolini, Teté e la Sordicchia».

4. Un salto in Sardegna

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Non è tutto. «“L’eresia del Cannonau di Gesuino Némus” è un altro buon testo» ci dice Paccagnini. Nei giorni in cui l’ultima coda dell’estate lascia la Sardegna orientale, a Telévras una bambina di dieci anni sparisce nel nulla. Non parla, teme il latrato dei cani e le urla degli uomini, ed è nera, come i suoi genitori, venditori ambulanti di passaggio in terra sarda. Tutta la comunità si stringe solidale alla famiglia nelle ricerche: dal maresciallo Ettore Tigàssu al mitico centenario Aedo Pistis, fino agli sgangherati avventori della mescita del paese, devoti al vino Cannonau. Un microcosmo a cui il lettore avrà accesso a poco a poco insieme al personaggio dello “straniero”, al suo primo incontro (e scontro) culturale con la gente del posto: Ferruccio, milanese, che ha finito di scontare ventisei anni di prigione e deve riprendere confidenza con il mondo. Nel nuovo romanzo di Gesuino Némus ambientato nella immaginaria, Telévras, nel cuore dell’Ogliastra, il mistero si dipana percorrendo vie mai battute, itinerari irrazionali, in un baccanale di cibo, vino, gioia di vivere e tradizioni sacrileghe.

5. A capofitto con Melania Mazzucco

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Melania Mazzucco

Ancora: il libro di Melania Mazzucco “L’architettatrice”. «Un romanzo che cattura il lettore dalla prima all’ultima pagina» argomenta Paccagnini. Racconta la storia di Giovanni Briccio, un genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte: materassaio, pittore di poca fama, musicista, popolare commediografo, attore e poeta. Bizzarro cane randagio in un’epoca in cui è necessario avere un padrone, Briccio educa la figlia alla pittura, e la lancia nel mondo dell’arte come fanciulla prodigio, imponendole il destino della verginità. Plautilla però, donna e di umili origini, fatica a emergere nell’ambiente degli artisti romani, dominato da Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti, aspirante scrittore prescelto dal cardinal Barberini come segretario di Mazzarino, finirà per cambiarle la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, diventerà molto più di ciò che il padre aveva osato immaginare. Melania Mazzucco torna al romanzo storico, alla passione per l’arte e i suoi interpreti. Mentre racconta fasti, intrighi, violenze e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, ci regala il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per poter realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera: la costruzione di una originale villa di delizie sul colle che domina Roma, disegnata, progettata ed eseguita da lei, Plautilla, la prima architettrice della storia moderna.

6. Last, but not least…

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Roberto Andò

Infine, ma non ultimo “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, che scrive un romanzo con il ritmo serrato di un giallo, ambientato in una Napoli ritrosa e segreta che cela tanti misteri e, insieme, storie nelle storie.

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