Visita guidata a Palazzo Roncalli domenica 17 dicembre dalle ore 15.30. In via del Popolo al civico 17. E’ la delegazione Fai di Pavia a invitare la cittadinanza a questa esclusiva visita allo storico edificio situato nel centro storico vigevanese, abitazione di Vincenzo Roncalli e sede dell’Istituto di Arti e Mestieri da lui fondato nel 1875.
COSA SI PUO’ VEDERE Si visiteranno alcuni ambienti ottocenteschi dell’appartamento privato, incluso il grande Salone affrescato dove il tempo sembra essersi fermato. Si ascolterà la storia del Palazzo e dell’allora pionieristico Istituto di Arti e Mestieri, che sopravvive ancora, dopo ben 150 anni, nelle modalità attualizzare della Fondazione Roncalli – Area Formazione, ospitata ora in altra sede. Arredamenti, libri, sculture, la piccola pinacoteca, tutto parla al visitatore della storia del Palazzo e dell’Istituto, incluso una serie di vecchie fotografie e di preziose e rare lastre fotografiche. Dopo la visita ci sarà un rinfresco e gli auguri natalizi.
PRENOTAZIONI Il ritrovo davanti a Palazzo Roncalli in via del Popolo 17 è per le ore 15.30. il gruppo sarà formato da trenta persone, la durata della visita sarà di settantacinque minuti. La visita sarà possibile a fronte di un piccolo contributo, di dieci euro per gli iscritti Fai e 12 euro per non iscritti. C’è anche la possibilità di iscriversi oppure di rinnovare la propria iscrizione in loco. Sarà possibile effettuare prenotazioni per la visita al sito www.faiprenotazioni.fondoambiente.it nell’apposita sezione, oppure al numero 3334615480 dalle ore 12 alle ore 14 e dalle ore 18 alle ore 20.
PALAZZO STORICO Palazzo Roncalli è un edificio storico di Vigevano, risalente al XVIII secolo. Prende il nome da Vincenzo Roncalli, politico vigevanese nato nel 1792 e presenta alcune sale con testimonianze del gusto tipico di quella generazione, che tendeva verso un’eleganza sobria. Oltre all’Istituto di arti e mestieri, nell’edificio si tenne un corso di disegno. Tra gli artisti ducali più noti ad averlo frequentato, vi sono Luigi Bocca, Giuseppe Galimberti, Ermenegildo Bacchella e Giovanni Battista Garberini.
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