A Bologna ordinazione diaconale per fra Alessandro Biasibetti

Ci sarà anche un po’ di Vigevano nella basilica di san Domenico a Bologna sabato 7 dicembre quando, alle ore 18, monsignor Andrea Ripa, vescovo titolare di Cerveteri e segretario del Supremo tribunale della Segnatura apostolica, presiederà il solenne rito di ordinazione diaconale di sette religiosi appartenenti all’Ordine dei frati predicatori: il giovane fra Alessandro Matteo Maria Biasibetti, originario della parrocchia di Garlasco e ormai in cammino nel carisma domenicano da diversi anni, sarà tra quelli che, apprestandosi a ricevere il primo grado del Sacramento dell’Ordine, pronunceranno il proprio «eccomi» per un servizio più pieno e gioioso a Cristo e alla sua Chiesa.

FRATERNITÀ E ANNUNCIO Prendendo a modello l’esperienza di Stefano e dei primi compagni nella Comunità di Gerusalemme, assumere il ministero diaconale esprime la volontà di unirsi in modo speciale al Maestro Divino, fattosi, per amore, servo degli uomini e latore del comandamento dell’amore come segno distintivo per ogni suo discepolo. L’espressione di questa speciale vocazione che fra Alessandro, insieme ai suoi confratelli, sarà chiamato ad abbracciare e manifestare è visibile nella testimonianza della carità e nell’annuncio della Parola. Queste dimensioni, all’interno di una vita consacrata secondo il carisma domenicano, assumono un colore significativo. San Domenico infatti, fondando il proprio Ordine, lo volle segnato dalla sfida della fraternità e dall’impegno particolare nell’annuncio della Verità ad ogni uomo.

Proprio l’esperienza della vita comune e il ministero della predicazione diventeranno il campo privilegiato per questi nuovi ordinati nel quale mettere in gioco quel singolare dono dello Spirito che sarà offerto attraverso l’Ordinazione.

ABBRACCIO COMUNITARIO A sostenere e affiancare fra Alessandro in questo passo così importante vi sarà non solo la sua famiglia, da sempre discreta e partecipe compagna delle tappe del suo cammino di donazione piena al Signore, ma anche la “sua” comunità di Garlasco. Su iniziativa del parroco, don Mauro Bertoglio, e dei sacerdoti della parrocchia è stato predisposto un intenso programma che prevede tre giorni di preghiera e di adorazione eucaristica, un’elevazione musicale e infine la partecipazione al rito in Basilica. Idealmente, attraverso quanti hanno conosciuto e apprezzato il servizio di questo giovane prima di iniziare il suo itinerario vocazionale, tutta la Diocesi si rende presente a questo momento, accompagnando con la preghiera questo «sì» più pieno di uno dei suoi figli con l’auspici che sia stimolo per altri nella scoperta della gioia per una vita donata in pienezza.

don Carlo Cattaneo

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