9 marzo, prima Domenica di Quaresima

Quaresima è passaggio, è un tempo perché avvenga una trasformazione, perché si compia qualcosa. Dal deserto si arriverà al giardino di Pasqua, dunque non un tempo di sacrifici ma di germogli. 40 giorni tutti per te, per vivere un passaggio importante per la tua vita, e fino che questo “passaggio” non avviene, non sarà mai Pasqua, mai resurrezione, la tua.

Il Vangelo è molto chiaro: è lo Spirito santo che spinge Gesù nel deserto. Lo Spirito porta nel deserto «per sapere quello che hai nel cuore» dice il Deuteronomio. Dunque, è Dio che “spinge” sempre tutto, e tutto diventa allora “opportunità”: sia il bene sia il male. Allora questi 40 giorni sono un tempo per maturare e tirar fuori le cose vere, preziose, e il lavoro dovrà essere nel “deserto” della tua intimità, nella solitudine, dove arriveranno le domande più vere: cosa voglio davvero da questa vita? Quali bugie mi sto raccontando? Gesù nel deserto digiuna, non è solo questione di sacrificarsi e far penitenza ma di liberazione: oggi siamo pieni zeppi di anestetici per qualsiasi cosa, qualsiasi dolore; si beve e ci si droga per annegare il disagio che c’è dentro, ci si riempie di suoni e voci per non ascoltarsi. Sai che succede se inizi un “digiuno” di queste cose che “nascondono la vita”? Ti trovi di fronte a te stesso, a quello che sei: Adamo ed Eva cadono nella tentazione e si scoprono nudi, che non è una punizione, ma la realtà: la vulnerabilità può fare paura,

ma non preoccuparti perché è lo Spirito che ti conduce, è per scoprire il tuo meglio che devi capire chi sei, devi affrontare i demoni interiori, conoscerli, per poi vivere libero.

Il diavolo tenta Gesù per tre volte. Quante illusioni: se fossi nato in quella famiglia, se avessi fatto così, se avessi conosciuto, se troverò l’uomo o la donna giusta, se avrò i soldi, se sarò fortunato. Il diavolo insinua il dubbio, ti fa vedere un miraggio e così lo rincorri…ma se non sei felice oggi, sei sicuro che ci sarà qualcosa che ti farà felice domani? La vita non è questione di quanto si ha, ma di quanto sai gustare quello che hai. Ecco in breve le tre tentazioni: avere invece di essere; potere invece di servire; essere Dio invece che incontrarlo nella preghiera. Come Dio ha mandato la manna, tu trasforma in pane le pietre: Gesù poi lo farà questo miracolo della moltiplicazione, ma cosa cambia? Una capacità usata per sé è demoniaca, usata per gli altri è miracolo: tentazione è usare a proprio vantaggio le capacità, senza condividerle; tentazione è ridurre i sogni a denaro, fare tutto in funzione mia. Il Diavolo porta Gesù sul monte, la casa degli dei e gli chiede obbedienza: cioè, se entri anche tu nel sistema, se ti adegui/inginocchi tutto sarà tuo: il possesso e il controllo su se e gli altri: tentazione è avere tutti in pugno. Il popolo attende un Messia così: Dio che fa miracoli e salva da ogni problema, assicurazione contro gli infortuni, ma se cerchi l’approvazione degli altri rinunci alla tua. Tentazione è pensare di poter avere tutto e tutti. Il diavolo se ne va, ma tornerà nel tempo: ogni anno viviamo la quaresima, riflettiamo sull’essere messi alla prova; ogni prova ci radica sempre di più in Dio. E forse la più grande tentazione è quella di fuggire la tentazione, di pensare di star bene così, di non avere grossi problemi, di essere soddisfatti: sei sicuro?

fra Giuseppe Fornoni

Le ultime

Osservatorio 14-03 / Il digiuno e la parola

L’immagine del deserto è una delle più evocative del...

16 marzo, seconda Domenica di Quaresima

Siamo nel cuore del vangelo di Luca, una sosta...

Il Racconto / Cercando mostri di pietra

Il cercatore di Gargoyle, col pesante cappotto nero che...

Bestiario / Nutria, un infranto sogno borghese

Quando risalgono dai fossi, con la pelliccia ancora umida,...

Login

spot_img

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui