Partirà il 25 aprile il Pellegrinaggio diocesano a Lourdes, uno degli appuntamenti più attesi e partecipati della nostra Chiesa locale, che ogni anno vede confluire centinaia di pellegrini, ammalati, volontari e sacerdoti ai piedi della Grotta di Massabielle. A guidare il pellegrinaggio sarà il nostro Vescovo Maurizio, che accompagnerà i fedeli in questo cammino di fede e di speranza fino al 29 aprile.
ESPERIENZA UNICA L’esperienza di Lourdes, che da oltre un secolo accoglie milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo, rappresenta un’occasione unica per vivere l’incontro con il Signore attraverso la preghiera, la condivisione, il silenzio e il servizio. Come sempre, un’attenzione particolare sarà riservata agli ammalati, che sono al centro della spiritualità di Lourdes: la loro presenza, sostenuta da tanti volontari e operatori pastorali, è segno tangibile di un amore che si fa cura, vicinanza, tenerezza concreta. Il pellegrinaggio di quest’anno si inserisce in un contesto speciale: il Giubileo del 2025, indetto da Papa Francesco con il motto “Pellegrini di speranza”.
In questo tempo di grazia, segnato dal desiderio di ripartenza e rigenerazione spirituale dopo le fatiche della pandemia e le tensioni internazionali, il pellegrinaggio assume un valore più profondo.
SEGNO PROFETICO Andare a Lourdes non è solo un viaggio, ma un segno profetico, un passo verso la misericordia, la guarigione interiore, il rinnovamento della fede. Il tema pastorale proposto dal Santuario per il 2025, “Che si costruisca qui una cappella”, riprende le parole pronunciate dalla Vergine Maria a Bernadette durante una delle apparizioni. Quella richiesta semplice e apparentemente ordinaria si è trasformata, nel tempo, in una chiamata alla fede concreta, alla costruzione di una comunità fondata sulla preghiera e sulla carità. Anche oggi, come allora, Maria continua a indicarci il cammino: costruire una “cappella” nei cuori, nelle famiglie, nelle nostre parrocchie, attraverso gesti quotidiani di amore e perdono. È questo l’invito che il pellegrinaggio ci consegna: diventare pietre vive di una Chiesa che accoglie, accompagna, ascolta.

L’AIUTO DEL VESCOVO Il Vescovo Maurizio, durante le celebrazioni e i momenti di riflessione previsti nel programma, aiuterà i pellegrini a lasciarsi toccare dal messaggio di Lourdes, per tornare a casa con un cuore più leggero, uno sguardo più luminoso e un rinnovato desiderio di testimonianza cristiana. Saranno giorni intensi, vissuti tra processioni, celebrazioni, adorazioni e gesti semplici, ma profondi, in cui ogni partecipante potrà riscoprirsi figlio amato, chiamato a portare speranza nel proprio quotidiano. Lourdes ci attende, ancora una volta, come casa di misericordia e scuola di fede.
don Carlo Cattaneo