C’è un cuore che batte tra le vie rumorose e trafficate del centro di Vigevano. Un cuore pulsante di vita e luce che ha il colore rosso del sangue, della Passione e dell’Amore e il bianco del pane spezzato e donato come presenza continua del Signore fra i suoi. È la comunità monastica delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, presenza silenziosa e orante per la Diocesi e per il mondo, voluta in città dal vescovo De Gaudenzi nel XIX secolo con lo speciale fine di «pregare per i sacerdoti, i chierici e le vocazioni». E così, fedeli al loro mandato, uno stuolo di donne consacrate ha portato avanti negli ultimi due secoli un’ininterrotta catena di lode e di adorazione, presentando al “Re dei re”, presente in un tozzo di pane, le ansie, le fatiche e le gioie di un mondo che è cambiato ma continua ad avere fame di Dio.
NOTTE E GIORNO A ogni ora la campanella del convento suona per invitare le religiose al loro appuntamento d’amore con lo Sposo e loro corrono a rispondere all’invito, in una ricerca dell’Amato espressa con poesia dal Cantico dei Cantici: «Lungo la notte, ho cercato l’amato del mio cuore; l’ho cercato, ma non l’ho trovato». (Ct 3,1). Sì, anche di notte la preghiera non si interrompe. Mentre tutto il mondo dorme, mentre nelle case si consuma l’intimità della vita famigliare, dalla finestrella del coro una silenziosa presenza sta a tu per tu con la «Luce che brilla nella notte» e implora un poco dei suoi raggi perché rischiarino un mondo abitato dalle tenebre di tristezza e male.
DENTRO MA FUORI Non c’è altro scopo di vita per queste “figlie del Tabernacolo” se non adorare il Signore e intercedere per i fratelli. E, proprio come la sposa del Cantico, l’esperienza di ricerca dell’Amato continua nell’incontro con le Sorelle. «Avete visto l’amato del mio cuore?». La bellezza della vita comunitaria non è altro che il naturale prolungamento e il banco di prova della “comunione profonda” appresa e nutrita ai piedi del Santissimo Sacramento. Una comunione che, nella comunità vigevanese, ha un respiro mondiale, con sorelle che provengono dall’Africa e dall’Europa e osano la sfida di vivere insieme. La loro missione è accendere il cuore dell’uomo di una sana inquietudine che porta a cercare solo in Dio ogni risposta. Fuori dal mondo, ma a servizio del mondo.
Don Carlo Cattaneo