L’origine della chiesa-santuario della Beata Vergine Immacolata è strettamente connessa con quelle opere sociali (convitto per le operaie, oratori maschili e femminili) che sorsero per impulso del vescovo monsignor Pietro Berruti (1840-1921), a cui è intitolata la via in cui sorge la chiesa.
MONSIGNOR BERRUTI Nella sua lettera pastorale del 1903, egli invitava la Diocesi di Vigevano a provvedere a un santuario mariano degno della ormai prossima ricorrenza del cinquantesimo anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata (avvenuta nel 1854). Tra i diversi disegni e progetti si optò per quello dell’ingegner Giuseppe Moia di Trecate, consono ai bisogni reali e alle previsioni di spesa.
LA PRIMA PIETRA La posa della prima pietra avvenne il 16 luglio del 1904. Negli stessi giorni si affidò il disegno e l’esecuzione sia della decorazione della chiesa che degli affreschi del catino absidale e della cupola al pittore vigevanese Luigi Bocca. Il 12 maggio 1905 si tenne il solenne rito della consacrazione del santuario e dell’altare maggiore, a cui si aggiunse la benedizione della statua della Madonna (che ancora oggi si vede troneggiare nell’abside), opera dell’Istituto Barolo di Varallo Sesia, riproducente l’immagine dell’Immacolata. Nel 1957, a causa dell’incremento urbanistico della città, il vescovo monsignor Luigi Barbero pensò di elevare a parrocchia il santuario dell’Immacolata, affidando la cura d’anime ai Padri Oblati, tra cui vi era il beato Padre Francesco Pianzola, fondatore della congregazione religiosa delle Suore missionarie dell’Immacolata Regina della Pace, che fino a pochi anni fa hanno offerto la loro preziosa attività presso le opere parrocchiali.
IL SOCIALE L’impegno sociale continua tuttora con la comunità di accoglienza Madre Amabile che ospita bambini e ragazzi in situazioni familiari problematiche, affidati dagli enti pubblici alle cure di educatori professionali, e con l′associazione Oltremare (www.assoltremare.altervista.org), da anni dedita con particolare competenza alla consulenza e all’accompagnamento sociale degli stranieri per favorirne l’integrazione, anche attraverso specifici percorsi culturali.
SCUOLA PARITARIA Un cenno particolare, poi, va alla storica scuola paritaria dell’infanzia (materna.immacolata@gmail.com) intitolata alla Beata Vergine Immacolata. Sorta agli inizi del 900, è stata inizialmente retta dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e in seguito dalle Suore Missionarie del beato Padre Francesco Pianzola; ora vi operano maestre ben preparate e idonee all′insegnamento secondo le normative ministeriali. Fiore all′occhiello della formazione di tanti piccoli vigevanesi, ancora oggi è considerata una delle più valide strutture educative della città.
L’ODEON Da non dimenticare l’aspetto culturale: il Cinema-eatro Odeon, gestito dall’associazione “La Barriera” attualmente è l′unica sala cittadina con proiezioni cinematografiche programmate, sia nel genere d′essai che con film per famiglie. È inoltre utilizzata da varie compagnie teatrali e da molte realtà culturali.
Davide Zardo