La chiesa di San Michele arcangelo, che fa parte delle parrocchie della diocesi di Vigevano, fu una volta sotto la giurisdizione della diocesi di Pavia fino al 1817.
STUDI DI PIANZOLA Secondo le ricerche storiche condotte da padre Francesco Pianzola, una chiesa a Ottobiano era già attestata prima dell’anno 1000, inizialmente dedicata a Santa Maria e dipendente dalla collegiata di Santa Maria maggiore di Lomello, con cura delle anime. Nei registri delle rationes decimarum del 1322-1323, redatti per la diocesi pavese, si trova invece l’inclusione della chiesa di San Michele di Ottobiano, con una prima attestazione che, secondo Pianzola, risale alla metà del XIII secolo. Il Pianzola cita anche la presenza di un rettore della chiesa di Santa Maria e San Michele di Ottobiano nel XVI secolo, evidenziando l’importanza religiosa di questo luogo nel corso dei secoli. Nel XVIII secolo, la chiesa parrocchiale venne riedificata, e fu dedicata ufficialmente a San Michele arcangelo, un cambiamento che rifletteva l’evoluzione e la crescita della comunità locale. La storia della parrocchia subì una trasformazione significativa con la bolla del 17 agosto 1817 di Papa Pio VII, “Beati Petri apostoli principis”, e con il breve del 26 settembre 1817, “Cum per nostras litteras”, che stabilirono l’aggregazione della chiesa di Ottobiano alla diocesi di Vigevano. La parrocchia acquisì così il titolo di prepositura e rimase parte del vicariato di Lomello.
IL SINODO DEL 1823 Nel Sinodo del vescovo di Vigevano, monsignor Giovanni Toppia, del 1823, è documentato che la parrocchia apparteneva al vicariato di San Giorgio, una testimonianza importante della struttura. Dalle fonti relative alla visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano, monsignor Vincenzo Forzani, si ricava che la parrocchia di San Michele Arcangelo contava 548 famiglie, per un totale di 2.606 persone. I redditi della parrocchia si aggiravano intorno alle 600 lire, mentre il reddito netto del beneficio parrocchiale ammontava a circa 1.500 lire, provenienti da affitti e livelli. Oltre alla chiesa di San Michele arcangelo, nel territorio parrocchiale erano presenti altre strutture religiose, come la chiesa della Beata Vergine Maria Immacolata e San Rocco, l’oratorio della Nascita della Beata Vergine Maria presso la cascina Confallonera, e quello di San Carlo a Cassina Nuova.
LE CONFRATERNITE Erano anche attive due confraternite: quella del Santissimo Sacramento e quella di San Rocco, quest’ultima presso l’omonima chiesa. Nel 1971, la parrocchia di Ottobiano venne assegnata alla zona pastorale nord-ovest con un decreto del 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano, monsignor Luigi Barbero. A partire dal 1° gennaio 1972, con il decreto del vescovo monsignor Mario Rossi, la parrocchia fu inserita nel vicariato di Mortara, segnando un altro passo nell’evoluzione della comunità ecclesiastica di Ottobiano e delle interazioni col territorio circostante.
Davide Zardo