Gambolò, caos multe: Costantino pubblica la lettera di Nai che chiedeva il limite a 50 chilometri

Il limite di velocità a 50 chilometri orari, sulla circonvallazione l’aveva chiesto per prima il consigliere comunale oggi di minoranza Elena Nai, che oggi è a capo di una raccolta di firme per portarlo a 70 chilometri orari come era prima, a causa delle oltre 25mila multe che sono state comminate. La rivelazione la fa direttamente il sindaco di oggi Antonio Costantino che rende pubblica la lettera scritta da Nai quando era lei sindaco.

LA LETTERA «Considerato che la via Lomellina di questo comune insiste per intero su una strada provinciale- scrive Nai il 29 luglio 2009 –  e che con vari atti succedutisi nel tempo il limite di velocità su tale strada varia più volte, a seconda dei tratti, da un minimo di 70 chilometri orari a un massimo di 90. Valutati il continuo incremento di traffico sull’arteria stradale in questione e la costruzione di tre nuove rotatorie e la recente apertura della nuova casa di riposo fratelli Carnevale in adiacenza alla via Lomellina stessa, abbiamo ritenuto di dover uniformare il limite di velocità in tutta via Lomellina, onde evitare confusione, circa tali limiti, per gli utenti che la percorrono. Per questo chiediamo che venga fissato a 50 chilometri orari».

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Il sindaco Costantino

LE CONSIDERAZIONI DI COSTANTINO Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Gambolò. «Riteniamo disgustoso – dice il sindaco – strumentalizzare la sicurezza al netto di una decisione che abbiamo preso, di fatto realizzando quella richiesta che era stata presentata da Elena Nai stessa. In questo caso o ci troviamo davanti a una dimenticanza, e la cosa non ci meraviglierebbe, perché volevano farci riparare un ascensore che non c’è oppure c’è stata la volontà di gettare discredito non solo su di noi, ma anche su Gambolò che è arrivata alle cronache nazionali per  la vicenda delle multe». Da quando è stato installato il nuovo autovelox in via Lomellina sono arrivate diverse migliaia di multe a cittadini non soltanto di Gambolò, ma anche da diversi che arrivano da altre parti e vi si recano per lavoro. Un’associazione di consumatori ha già presentato diversi ricorsi al giudice di pace, che nei prossimi mesi li prenderà in esame.

Andrea Ballone

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