Agricoltura, anni di crisi

Si chiude un 2024 problematico per il comparto agricolo e per il territorio pavese, alle prese con crollo della produzione agricola, peste suina, cambiamento climatico e peronospora. Dalla lettura dei dati raccolti da Eurostat (ufficio statistico Ue) riferiti al 2023 si evince che l’agricoltura italiana è tra quelle che ha sofferto di più e nel 2024 il trend sembra proseguire. Nel 2023 l’indice di produzione è sceso a 97.57, superata da 12 Paesi che hanno registrato un dato più alto, tra cui la Francia, con un indice di 103,03.

QUADRO PREOCCUPANTE La situazione italiana, in generale, non è migliorata negli ultimi dodici mesi: «E’ vero, il 2024 è stato un anno difficile per l’agricoltura italiana – sottolinea Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – basti pensare ai 9 miliardi di euro che ci sono costati i danni causati soltanto nell’ultimo anno dai cambiamenti climatici e dalle epidemie, con un impatto dirompente sui redditi delle imprese, già alle prese con i problemi causati dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero e dagli elevati costi di produzione». Secondo le rilevazioni a livello nazionale di Coldiretti, siccità e maltempo hanno devastato le produzioni agricole da nord a sud con cali a doppia cifra per alcune produzioni, dal grano (-20%) al vino (-13%) rispetto alla media produttiva degli ultimi anni. Ma il clima non è stato l’unico fattore. Ai flagelli del meteo vanno aggiunti gli effetti delle epidemie che hanno colpito le stalle italiane, dalla peste suina africana alla lingua blu.

Per tutti questi motivi – prosegue Garavaglia – Coldiretti chiede un intervento urgente a sostegno del settore, a partire dalle scelte di politica europea.

NUOVO REGOLAMENTO Un passo avanti, secondo Garavaglia, «è arrivato dalla decisione della Commissione Europea di accogliere una delle richieste avanzate dalla Coldiretti nel corso delle sue mobilitazioni a Bruxelles, con la modifica del regolamento “de minimis” per il settore agricolo». La modifica è stata introdotta la scorso 10 dicembre 2024 che ha riguardato l’erogazione di aiuti di piccola entità. Il nuovo regolamento esenta dal controllo sugli aiuti di Stato gli aiuti di piccola entità nel settore agricolo. Questa revisione intende garantire un sostegno più adeguato agli agricoltori europei, rispondendo a problemi com inflazione, aumento dei prezzi delle materie prime e cambiamento climatico. Il limite degli aiuti per impresa passa da 25.000€ a 50.000€ su un arco di tre anni.

PSA E NON SOLO Per Confagricoltura Pavia, però, occorrono molti più aiuti: «La peste suina – ricorda il direttore Alberto Lasagna – ci ha messo in ginocchio. Al momento l’unico aiuto è rappresentato dai 10 milioni di euro previsti dall’ultimo decreto firmato dal ministro Francesco Lollobrigida per sostenere gli allevamenti che hanno subito danni indiretti. È un piccolo segnale che aspettavamo da tempo, ma non ancora sufficiente. Ricordo anche che in provincia di Pavia oltre alla Psa abbiamo dovuto fare i conti con ritardi nella semina e raccolta del riso e la diffusione della peronospora».

Edoardo Varese

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