Scattano le misure anti inquinamento nella provincia di Pavia. Dopo tre giorni di superamento consecutivo dei valori limite di PM10, Regione Lombardia mette in campo una serie di misure addizionali di risanamento.
LIMITAZIONI Le procedure si applicano nel semestre invernale dal primo ottobre al 31 marzo 2025 e si articolano su due livelli in base al superamento del limite giornaliero per il Pm10. «Le limitazioni temporanee relative al settore del traffico si applicano dalle ore 7.30 alle 19.30 – fa sapere la Regione – e riguardano gli autoveicoli di tutte le categorie di classe 0 e 1 di tutte le alimentazioni e di classe Euro 2, 3 e 4 alimentati a gasolio». Misure che si applicano anche ai veicoli Euro 4 diesel dotati di filtro antiparticolato.
I VALORI Per quanto riguarda Vigevano e la Lomellina la concentrazione di polveri sottili è in crescita da ottobre, anche se per il PM10 i dati rilevati dalle centraline segnalano una media inferiore rispetto al 2023, al 2022 e al 2021, mentre per il PM2.5 è in aumento rispetto all’anno scorso e in calo sul biennio precedente. A novembre invece il rialzo è netto e supera per entrambi gli inquinanti le medie di 2023, 2022, 2021; per trovare livelli più alti occorre tornare al 2020, quando però decine di migliaia di persone erano chiuse in casa (e di conseguenza facevano andare i riscaldamenti, una delle fonti di emissione più importanti insieme al traffico veicolare) a causa della pandemia. In questi ultimi due mesi il PM10 si è attestato a Vigevano rispettivamente a 25.9 e 44.3 microgrammi al metro cubo, a Sannazzaro a 24.2 e 47.5, a Parona a 25.9 e 45.8, per il PM2.5 a Parona a 16.1 e 27.5 e a Sannazzaro a 17.8 e 38.1. Se si guarda all’intero anno solare, il 2024 si chiuderà con livelli di smog più alti di dodici mesi fa, interrompendo un biennio di decrescita. Si tratta di medie che rientrano nei parametri dell’Ue (media annuale di 25 microgrammi al metro cubo per il PM2.5 e meno di 35 giorni oltre i 50 per il PM10), ma che superano ampiamente le indicazioni dell’Oms, secondo cui non bisognerebbe superare la concentrazione media annuale di 5 e 15, questo perché non esiste una soglia al di sotto della quale le polveri sottili non causano danno alla salute (malattie respiratorie, cardiovascolari, oncologiche).
ALTRE MISURE Non solo limitazioni al traffico, ma anche altri divieti. Tra questi, il divieto di spandimento dei fanghi (reflui zootecnici, a eccezione di iniezione diretta o interramento immediato), così come il divieto totale di combustione all’aperto e il divieto di utilizzo di stufe e caldaie per classi emissive inferiori a 4 e 5 stelle, in base al livello di attivazione (l’uso dei camini in pianura è sempre vietato). Sempre per quanto riguarda i riscaldamenti all’interno delle abitazioni private, con la riduzione di un grado delle temperature. Per qualsiasi dubbio, la Regione mette a disposizione il sito Infoaria che riporta in modo chiaro tutte le informazioni relative alle misure temporanee.
Rossana Zorzato