A Cilavegna la precedenza per l’ingresso in mensa andrà ai figli delle famiglie con entrambi i genitori che lavorano. Gli altri corrono il rischio di non poter accedere. Lo spiega il sindaco Giovanna Falzone in un avviso che è circolato nei giorni scorsi, anche se in realtà l’amministrazione comunale si sta strutturando per poter trovare un’alternativa. «Per il prossimo anno scolastico – dice il volantino – i servizi mensa pre e post scuola per (l’infanzia e la primaria) potranno essere garantiti fino alla capienza massima consentita dalle norme anti covid 19 solo alle famiglie nelle quali lavorano entrambi i genitori. Dovranno produrre la certificazione da parte del datore di lavoro o l’iscrizione alla camera di commercio per i lavoratori autonomi». In realtà l’amministrazione si impegnerà per garantire comunque il servizio e una soluzione alternativa è già allo studio.«Ci sarà una via preferenziale – dice il sindaco – per chi ha i genitori che lavorano e non ha i nonni, però garantiamo il servizio lo stesso. Negli ultimi anni abbiamo avuto dei numeri molto alti di iscritti e pensato ai doppi turni. Quest’anno c’è il problema Covid per cui possiamo fare affidamento solo sulla mensa, però allo stesso tempo abbiamo trovato l’escamotage. Qualora aumentasse il numero di iscritti, le classi più grandi andrebbero a mangiare in altro luogo vicino cioè palazzo Aurora». L’impressione del sindaco però è quella di non avere un eccesso di iscritti. «Probabilmente – dice – vista la situazione, non avremo numeri altissimi. Ho parlato con alcuni genitori e non tutti hanno l’intenzione di mandare i figli in mensa». L’emergenza covid ha inoltre costretto l’amministrazione a rimandare l’acquisto dello scuolabus.
Andrea Ballone