Il Comune di Dorno darà in concessione per 5 anni l’asilo nido di via Cerri. La decisione da parte della giunta arriva all’indomani del pensionamento di una delle due educatrici rimaste in pianta organica assunte dal Comune.
Stiamo preparando il bando di gara – spiega il sindaco Francesco Perotti – per il valore di 1 milione e 50mila euro. Una dipendente è già andata in pensione nei mesi scorsi e un’altra la seguirà presto, per cui avevamo due possibilità: appoggiarci a una cooperativa oppure dare la struttura in concessione. Abbiamo scelto quest’ultima opzione.
L’asilo nido comunale funziona a Dorno dal 1975 e un tempo le educatrici furono assunte tutte direttamente dal Comune. «Adesso non è più possibile seguire questo metodo – dice il sindaco – e il Comune che ha già da tempo provveduto all’appoggio di una cooperativa per l’assunzione del personale che man mano doveva essere sostituito ora ha deciso per la cessione della gestione». L’amministrazione municipale affiderà con un bando la conduzione del servizio, ma manterrà il controllo sulla qualità e ai residenti fornirà un contributo per mantenere invariate le tariffe che la nuova gestione aumenterà per poter rientrare dei costi.
Finora Dorno era uno dei Comuni dove si pagava meno per l’asilo: circa 350 euro mensili per i residenti e poco più di 400 euro per i non residenti. «Chi gestirà il nido applicherà tariffe diverse – conclude Perotti – ma noi manterremo per i residenti i costi attuali pagando la differenza della retta». L’asilo nido è un edificio monumentale costruito a partire dal primo 900, che in un’altra ala ospita le quattro sezioni della scuola dell’infanzia asilo infantile Bonacossa. Il nido è frequentato da bimbi di età compresa tra i 6 mesi ai 3 anni compiuti entro il 31 luglio. La struttura è un servizio socio educativo volto a favorire la crescita dei bambini, offrendo opportunità e stimoli che consentano la costruzione dell’identità, dell’autonomia e l’interazione con altri bambini e adulti.
Davide Zardo