Un omicidio in pieno centro nel cuore della notte ha sconvolto Mede. Vittima un trentenne romeno, che è stato colpito da alcune coltellate in via Magnani, una stradina a pochi passi dalla stazione. Dietro ci sarebbe un regolamento di conti, secondo le prime indiscrezioni. Il ragazzo sarebbe stato ucciso proprio davanti all’abitazione di una famiglia romena, che si occupa della vendita di auto usate. Al vaglio degli inquirenti ci sono diverse ipotesi e alcune persone sono state sentite in caserma. Subito dopo l’omicidio, i carabinieri, che si stanno occupando delle indagini, hanno acquisito le immagini delle telecamere di video sorveglianza del comune. Soprattutto quelle che sono agli ingressi e alle uscite di Mede, per capire chi sia entrato o uscito dal paese nelle ore in cui si è consumata la tragedia. Un’importanza per circoscrivere il campo dei sospetti potrebbero averla anche le telecamere di videosorveglianza della stazione ferroviaria, che si trova a pochi passi dal luogo dove si è consumata la tragedia.
SGOMENTO La notizia ha subito fatto il giro del piccolo centro lomellino. In molti si sono detti sorpresi per il fatto che un evento sia successo in un centro solitamente tranquillo. «Siamo sorpresi – dice il parroco don Renato Passoni – per un simile episodio. A Mede non si erano mai verificati fatti di questo tipo. Si tratta di un paese tranquillo». Da parte dell’amministrazione comunale è stata data, invece, la piena disponibilità a collaborare alle indagini. «Non possiamo fare molto – dice il sindaco Giorgio Guardamagna – però ci siamo messi subito a disposizione».
POLEMICA Non è mancata però una coda di polemica politica. Scrivono, infatti, in un comunicato il sindaco e la polizia locale. «Il fatto accaduto nella notte, con l’accoltellamento di una persona in Mede lascia il dispiacere di una vita spezzata in circostanze tragiche, ma impone anche alcune riflessioni che nascono da reazioni sconsiderate postate su pagine social, ormai diventate la tribuna di chi per motivi ben conosciuti, le utilizza a scopo politico e chiaramente contro l’Amministrazione comunale. Chi fa certe affermazioni non è a conoscenza dello sviluppo di indagini che gli inquirenti stanno svolgendo e non ha titolo alcuno per conoscerle. Addossare responsabilità ad Amministratori comunali per alcuni fatti accaduti, peraltro sempre enfatizzati per la propria utilità, appare veramente qualcosa di squallido, dipingendo una realtà cittadina che non risponde al vero e non contribuisce certo a fornire corretta informazione. Fomentare un clima di eccessiva insicurezza per il proprio interesse politico è pratica che ancora una volta censuriamo con fermezza. La responsabilità del Comune su episodi come quello odierno, penso sia ben chiaro, quale può essere? Abbiamo ripetutamente chiarito quali siano i doveri del Comune e gli ambiti su cui può e debba intervenire, confermando la assoluta e piena disponibilità della Polizia Locale alla collaborazione con le Forze dell’Ordine. La funzione di vigilanza e di controllo territoriale è svolta al meglio del possibile e nel rispetto delle regole contrattuali e dei vincoli di legge. Continuare a criticare per averne un ipotetico ritorno, chiedere dimissioni per supposte inadempienze di funzioni non di competenza dà la cifra, povera, ed identifica chi non vuole il bene della Città, ma sfoga un proprio risentimento contro l’Amministrazione: che, in ogni caso, sa cosa sta facendo, come lo sta facendo e continuerà a farlo nonostante tutto e tutti, non dimenticando che si sono interessate le istanze e gli organi superiori per la gestione di tali situazioni».
Andrea Ballone