Mortara, ancora nervi tesi in maggioranza

No, non ci sarà nessun nuovo rimpasto di giunta. Tradotto, l’attuale squadra che amministra la città non cambierà. Non sono voci di corridoio, ma è la posizione del sindaco Ettore Gerosa, che non sembra più disposto a scendere a compromessi e a fare ulteriori cambiamenti all’interno della sua squadra. La maggioranza ancora una volta si ritrova ai ferri corti, anche se i ben pensanti potrebbero dire che lo è da parecchi mesi, almeno dallo scorso novembre. Se prima era il gruppo civico, ora è Lombardia Ideale ad essere accusata di aver causato una frattura in maggioranza.

NERVI TESI Lo scorso 9 aprile a tal proposito è andato in scena in municipio un confronto tra tutti i vertici e gli esponenti della maggioranza targata Gerosa, ma non solo. C’erano tutti, da Claudio Mangiarotti e Gianni Romè (Fdl), passando a Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale) fino ad arrivare al sindaco Gerosa e ai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Lombardia Ideale e ViviAmo Mortara. A volte il silenzio vale più di mille parole. Ufficialmente nessuno vuole esporsi dopo questo incontro durato un paio d’ore, forse per evitare scivoloni o ancora di far uscire qualche parola di troppo che comprometterebbe ulteriormente un equilibrio politico precario.

Veduta aerea di Mortara

PROVA DEL 30 Il 30 aprile è la data in cui si voterà il bilancio consuntivo: di fatto sarà il banco di prova per capire se l’attuale maggioranza avrà ancora dalla sua i numeri per governare la città fino al 2027, o se invece si aprirà l’ennesimo caso politico. Il timore che possa venire a mancare il numero legale, è alto. Lombardia Ideale ha più volte puntato il dito contro Laura Gardella, vicensindaco a cui è stato affidato il bilancio, che però è una delle fedelissime di Gerosa. Non è un mistero che il primo cittadino non rinuncerà a lei in nessun modo. Insomma o si va avanti così o cade il governo. E allora perché non andare al voto anticipato? La risposta è da ricondursi alle parole che Alessandro Cantoni, leader di Lombardia Ideale, avrebbe pronunciato la scorsa settimana:

Non possiamo consegnare la città in mano alla sinistra.

REAZIONI Quale strada seguire? Presto per dirlo, sicuramente però dopo il 30 aprile si avranno idee più chiare sul futuro politico di Mortara. Chi parla, tuona e incalza, è come di consueto il consigliere di minoranza Giuseppe Abbà: «Che in città non ci sia una maggioranza non è certo una novità. Praticamente è tutto fermo o quasi, la giunta evidentemente è troppo impegnata a fare questi giochetti politici e di palazzo per pensare a ciò che servirebbe alla città: rilancio del commercio, sicurezza, centri di aggregazione per giovani e anziani. Vedremo cosa succederà il 30 aprile, io continuerò comunque a fare opposizione, presentando mozioni e facendo interpellanze. Se fossi in loro, visto che hanno perso praticamente su tutta la linea, mi dimetterei e farei in modo di dare nuovamente la parola ai cittadini, che meritano di avere un’amministrazione comunale più presente e più disposta ad ascoltare le loro esigenze». tutti, maggioranza e minoranza, attendono la prova del 30 aprile.

Edoardo Varese

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