Al “vecchio” De Rodolfi potrebbe sorgere un polo socio-sanitario dedicato alla terza età e alla fragilità. Sono queste le prime idee che si rincorrono attorno all’utilizzo dell’attuale casa di riposo comunale, che in un futuro non troppo lontano dovrebbe essere dismessa a favore della nuova struttura che sorgerà con ogni probabilità in via Santa Maria.
RUOLO SOCIALE Attualmente il De Rodolfi ospita 107 anziani. Se i posti accreditati dalla Rsa saranno contati successivamente in quella nuova (che secondo il progetto presentato ne potrà ospitare fino a 120), la finalità sociale dell’edificio attualmente in uso sarà mantenuta. Almeno, questa è l’intenzione annunciata dal sindaco Andrea Ceffa durante lo scorso consiglio comunale, in risposta a un’interrogazione del capogruppo del Polo Laico Luca Bellazzi: «Il De Rodolfi a oggi ha costi di gestione elevati e nel giro di una decina di anni troverebbe complicato mantenere i requisiti sanitari necessari a una Rsa. In poco tempo però qualla struttura può essere riadattata ad altro: c’è un’area ambulatoriale, che rimarrà; lì possono essere realizzati alloggi per anziani autosufficienti, oppure può diventare un polo di servizi».Lì potrebbero trovare posto quegli uffici di Ats attualmente ospiti di altri edifici comunali e anche alcuni spazi dei servizi sociali. «Nei nostri progetti quella struttura manterrà la sua finalità sociale – conferma Ceffa – in quell’area, vicina al centro, per noi è fondamentale mantenere certi servizi».
LA NUOVA RSA La nuova casa di riposo è stata proposta a maggio da un’associazione temporanea di imprese composta da tre soggetti (Cooperativa Edile Appennino, Leasing Spa di Iccrea Banca e Il Gabbiano 2.0): l’area scelta per l’edificazione è quella in via Santa Maria, tra l’autolavaggio e l’Esselunga, dove avrebbe dovuto sorgere un campo da calcio. La modalità di realizzazione è quella del partenariato pubblico privato, che consente ai soggetti proponenti di mantenere una prelazione una volta a bando.
Alessio Facciolo