Canile, ira dei volontari per le criticità. La replica di Asmv: «A breve i lavori»

Durante la stagione estiva si assisterà ai lavori di ristrutturazione delle parti più ammalate del canile di Vigevano, ma i volontari alzano la voce per evidenziare le situazioni di criticità della struttura. «Il problema più grave è che mancano i box sanitari per gli animali – fanno sapere i volontari – soprattutto per destinare al loro interno i cani appena arrivati». La sollecitazione arriva proprio da parte del consiglio dell’Adai, l’associazione che si occupa dei cani presenti nel canile municipale di Vigevano, ancora chiuso dopo che la scorsa settimana tre cuccioli erano deceduti a seguito della positività al parvovirus.

SANIFICAZIONE Il 7 giugno la struttura di via Valletta Fogliano è stata sanificata, ma l’attuale situazione in cui verte il canile però preoccupa particolarmente i volontari: «Non essendo presenti i box sanitari quando un cane arriva nella struttura non può fare i dieci giorni in isolamento necessari – proseguono i volontari di Adai – spesso ci siamo trattenuti ma la situazione è questa e vogliamo ricevere delle risposte esaustive, anche perché i serragli che abbiamo chiesto non sono mai arrivati».

Ad ogni modo i volontari tra le loro mansioni non dovrebbero avere anche quelle di pulire e fare manutenzione, visto che c’è chi riceve soldi per svolgere queste attività.

REPLICA Alle criticità evidenziate dai volontari di Adai arriva la smentita di Andrea Deplano, direttore della municipalizzata che si occupa anche della gestione del canile di via Valletta Fogliano: «Tutti i cani che sono stati sottoposti ai test sono risultati negativi al parvovirus, quindi non si può parlare di epidemia. Purtroppo i tre cuccioli presentavano già questa malattia ancor prima di entrare nella nostra struttura. Affermare che sussistano condizioni di criticità dal punto di vista sanitario lo considero un attacco bello e buono. Dodici anni fa, quindi prima che Asmv lo prendesse in gestione, le condizioni del canile erano nettamente peggiori. Nel 2014 il primo intervento che abbiamo effettuato riguardava la sostituzione di un impianto elettrico obsoleto e quindi potenzialmente pericoloso». Deplano spedisce di fatto al mittente le accuse mosse da Adai. «La manutenzione del canile è sempre stata una nostra prerogativa. Siamo pronti a partire con una serie di progetti sui quali abbiamo lavorato da tempo. Qualcuno ha interpretato il fatto che abbiano richiesto del tempo come un segno di disinteresse, ma non appena il canile avrà cambiato volto ci si renderà conto del nostro impegno e operato».

Edoardo Varese

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