L’ex europarlamentare Ciocca querela Battista: «Da lui false accuse»

L’ex europarlamentare Angelo Ciocca querela il suo “accusatore” Luca Battista. Ennesimo colpo di scena nell’intricata vicenda nota come la “congiura di Sant’Andrea”, il terremoto politico che nel novembre 2022 vide le dimissioni di tredici consiglieri comunali (poi diventati dodici) facendo vacillare l’amministrazione guidata da Andrea Ceffa. Un episodio la cui eco non solo non si è spenta, ma le cui conseguenze hanno portato il 28 novembre scorso all’arresto, tra gli altri, del sindaco con l’accusa di corruzione. Nell’ambito dell’attività della Procura anche Ciocca risulta indagato, con l’accusa di aver offerto 15mila euro alla consigliera comunale Emma Stepan per convincerla a dimettersi.

ACCUSE Accuse che l’ex europarlamentare ora rilancia al mittente e soprattutto a chi lo additò all’epoca, ovvero Luca Battista, compagno di Stepan e volto noto dell’estrema destra vigevanese. Con una nota inviata alla stampa, Ciocca ha annunciato di aver «formalmente depositato presso la Procura della Repubblica di Pavia una querela per calunnia nei confronti del simpatizzante neonazista Luca Battista, reo di aver costruito una falsa accusa di tentata istigazione alla corruzione basata su dichiarazioni contraddittorie, prive di riscontri e chiaramente strumentali». Secondo Ciocca, «le accuse di Battista nei miei confronti si basano esclusivamente sulla sua parola, senza alcun riscontro oggettivo. Ha riportato un colloquio di pochi minuti con tesi fantasiose e accuse infondate. La realtà è ben diversa: aveva mire di candidature a consigliere regionale per la sua compagna, tuttavia ho da subito riferito che nel partito di cui sono esponente non sarebbe stato possibile per imprescindibili vincoli statutari. Ho riferito trattarsi di una pretesa assurda e irrealizzabile. Evidentemente non ha apprezzato la mia sincerità e ha pensato di dar sfogo al suo risentimento, con l’intento di danneggiarmi».

Luca Battista

PROVE Nessuna prova concreta, secondo Ciocca, che anzi sostiene di aver «avvisato il sindaco Ceffa della manovra contro di lui e il giorno dopo gli ho persino proposto di sostenerlo ad ottenere un incarico prestigioso nel partito». Nella querela presentata, Ciocca avrebbe chiesto alla Procura della Repubblica di Pavia di «avviare immediatamente un procedimento per calunnia nei confronti del fantasioso accusatore, al fine di fare piena luce su questo attacco costruito a tavolino per danneggiarlo politicamente», preannunciando già una richiesta di risarcimento danni. Contattato telefonicamente, Luca Battista ha detto di non avere dichiarazioni da rilasciare in merito.

Alessio Facciolo

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