Nubifragio a Vigevano, neanche l’ombra di un rimborso

A più di un anno di distanza dall’emergenza nubifragio che il 26 agosto 2023 ha colpito Vigevano e il territorio lomellino non si è vista nemmeno l’ombra degli indennizzi promessi dal Governo per coprire una parte dei danni.

NESSUNA RISPOSTA Tanto che i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti hanno perso la pazienza: «Da Roma nonostante le sollecitazioni dei consiglieri Andrea Sala e Ruggero Invernizzi non abbiamo ricevuto nessuna risposta – tuona il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, città che aveva subito danni per una somma complessiva di quasi 40 milioni di euro – sono trascorsi più di dodici mesi, ma nessuno ci ha fatto più sapere nulla a riguardo». Il Comune ducale aveva ricevuto a giugno 2 milioni di euro su una stima iniziale di 5 milioni chiesti all’assicurazione “All Risk Property” per sistemare le strutture che avevano subito il maggior numero di danni, tra cui il cimitero, il castello Sforzesco, la copertura del PalaElachem di via Gravellona e per rimuovere le tante piante cadute nei giardini delle scuole, tra le quali Anna Botto, Ramella, Don Milani e Ada Negri. Il cortocircuito tra territorio, Regione e governo Meloni è tutto interno al centrodestra, ma questo non sembra aver favorito il dialogo istituzionale.

MORTARA I finanziamenti e gli aiuti non sono arrivati nemmeno al Mortara: «Come Comune non abbiamo ricevuto nulla, sebbene ci fossimo mossi per chiedere lo stato di calamità – sottolinea il sindaco Ettore Gerosa – solo agli agricoltori erano stati riconosciuti alcuni indennizzi. I principali danni che avevamo subito durante il maltempo di un anno fa avevano riguardato principalmente i parchi urbani, il cimitero e piante e alberi caduti in diversi tratti della città. Di finanziamenti però non ce ne sono stati, sebbene insieme a altri Comuni del territorio ci eravamo mobilitati per dichiarare lo stato di emergenza».

CASSOLNOVO «Al momento – spiega il sindaco di Cassolnovo Luigi Parolo – hanno liquidato i contributi per il maltempo di luglio, perché l’estate scorsa c’erano stati due temporali, non solo quello di agosto che ha causato più danni. A luglio sono stati colpiti alcuni paesi, tra i quali però non c’era Cassolnovo». Sarà necessario quindi attendere che arrivino i contributi per i danni che sono stati causati ad agosto. In merito, spiega lo stesso Parolo, «abbiamo recentemente parlato con Regione Lombardia, ma ora è tutto in stand by. Ci è stato garantito che i fondi arriveranno ma al momento non abbiamo una data».

Per noi è importante che arrivino questi risarcimenti, dal momento che a Cassolnovo abbiamo diverse richieste di danni da parte della popolazione, sia per le abitazioni sia per fabbriche e capannoni.

PARONA Tra i paesi che sono stati colpiti dal maltempo lo scorso agosto c’era anche Parona, che è tra i centri che hanno riportato più danni, ma al momento non si sono ancora visti dei risarcimenti. «Abbiamo avuto qualche soldo dall’assicurazione per gli immobili pubblici – dice il sindaco Massimo Bovo – ma non è stato nemmeno definito lo stato di calamità. Solo una volta che sarà ufficialmente definito dalla Regione lo stato di calamità si stabiliranno i modi, i tempi e chi avrà diritto ad avere i rimborsi. Noi ci siamo limitati a mandare la documentazione prodotta dal Comune e dai privati in Regione. Quindi ci vorrà ancora tempo».

Edoardo Varese
(ha collaborato Andrea Ballone)

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