Vigevano, il parco didattico frenato dall’amianto

Il parco didattico dell’ex Fateci Spazio potrebbe fiorire (forse) la prossima primavera.

AMIANTO La scoperta di amianto nei solai ha fatto aumentare i costi per la demolizione dell’ex Fateci Spazio, per una spesa di quasi 2 milioni di euro, causando anche ritardi nella pubblicazione della gara, la cui uscita era inizialmente prevista la scorsa primavera, e un generale ridimensionamento del progetto. «Si provvederà a rimuovere l’amianto e fare la gara entro la fine dell’anno – annuncia il sindaco Andrea Ceffa – i soldi che mancavano per portare avanti sono stati ricavati con l’approvazione della variante. Gli uffici tecnici hanno in seguito provveduto a inviare la scheda progettuale a Regione Lombardia: ora contiamo di procedere». La struttura esistente sarà demolita, bonificata e smaltita. Una vola fatto ciò si provvederà alla realizzaione di un piccolo padiglione polifunzionale (era prevista anche una serra e delle aule all’aria aperta). Da quando è stato chiuso, nel corso dei primi anni del Duemila, lo storico centro di aggregazione e culturale rivolto ai giovani non è più stato aperto.

UN TAGLIO AI TIGLI Seguendo il calendario dei cantieri cittadini, sembrano più immediati e vicini i lavori al mercato coperto. Il progetto prevede una nuova pavimentazione, realizzata in lastre di porfido a spacco e una nuova copertura, questa ultima, realizzata secondo criteri architettonici e tecnologici innovativi. Il progetto però è stato contestato da parte della minoranza (Pd, Polo Laico e Movimento 5 Stelle), che ha chiesto la convocazione di un’apposita commissione riunitasi lo scorso lunedì. Durante la stessa erano presenti anche la consulta ambientale e un agronomo: «È emerso che il progetto, costo complessivo stimato in 900mila euro, è finanziato per 250 mila con gli oneri dell’area commerciale via El Alamein mentre il resto non si sa – spiega il capogruppo Pd Alessio Bertucci –

a parere nostro è stato scelto senza discuterne con la città e per una scelta per mantenere i parcheggi, invece si poteva fare meglio allargando l’area pedonale della strada.

Anche la consulta ambientale ha detto la sua sul progetto, preservando i tigli che nelle idee del comune andrebbero invece tagliati: «Noi l’intervento lo vediamo in questo modo: entrando da piazza S. Ambrogio a destra i dehor dei commercianti, al centro il passeggio, a sinistra l’arredo urbano per dare ai cittadini luoghi di aggregazione». Al posto dei parcheggi aiuole, «per dare respiro a quei preziosi tigli» e «un parallelepipedo dove troveranno posto i contenitori di spazzatura per le attività commerciali».

Alessio Facciolo, Edoardo Varese

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