Vigevano, a San Dionigi il “Concerto di primavera”

In occasione del 40° anno di attività dell’AMAR, Associazione Malattie Renali Alberto Bossi, l’Orchestra Giovanile Ducale di Vigevano presenta, con il patrocinio del Lions Club International, domenica 28 maggio dalle ore 17 presso l’Auditorium Chiesa San Dionigi, il  “Concerto di primavera”.

L’evento musicale ha  lo scopo di sensibilizzare sull’attività dell’Amar, ricordarne le attività da sempre a fianco dei pazienti dializzati e delle loro famiglie, del reparto di nefrologia e dialisi dell’ospedale di Vigevano e dei Centri di Mede e Casorate.

L’ASSOCIAZIONE Presentato nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Andrea Ceffa, dalla presidentessa dell’Amar Paola Rossi Raccagni, da Roberto Bellazzi, presidente dell’Orchestra Giovanile Ducale, dal maestro dell’Orchestra Maurizio Terzaghi e dalla direttrice sezione archi Agnese Jurkowska, l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei cento posti a disposizione. «L’Amar ha una lunga storia alle sue spalle – ha detto Paola Rossi Raccagni – è nata nel 1983 e da quell’anno è stato un punto fermo per molti dializzati. Ora abbiamo bisogno di rinnovare il parco macchine, di acquistare un nuovo ecografo per il reparto: chi lavora in un reparto come la dialisi sa che occorre sempre qualcosa e che anche quando sembra che tutto sia sistemato, spunta una lacuna, che ti fa cercare quello che manca». Roberto Bellazzi ha sottolineato «nel concerto l’Amar presenterà 40 anni di attività, sono stati anni di grande lavoro per tutti, ci sono stati anche momenti di ‘lotta’. Ricordo quando Mary Pollini presidente di qualche anno fa, fece di tutto per ridare ai dializzati la possibilità di essere trasportati in ospedale senza pagare nulla e ci riuscì».

Il legame tra pazienti e direttivo è stretto e l’empatia che scorre in questo legame permette di fare senza sosta, senza lamenti: un traguardo esemplare.

AIUTARE Da due anni, primario del reparto di dialisi è la dottoressa Antonietta Gazo. «Nel concerto di domenica si ascolteranno musiche di Bisez, Mascagni, Mozart, Ponchielli, Hyden, Faurè – ha specificato il direttore Maurizio Terzaghi – al di là della piacevolezza di ascoltare brani senza tempo, spicca la voglia di stare insieme per fare del bene, per dare una mano, aiutare un’associazione come l’Amar che non ha bisogno di presentazioni, tanto è intrecciata al vissuto di questa città». L’Amar ha tre automezzi, dieci volontari, 30 pazienti al giorno che fanno la dialisi e vengono portati dalla casa al trattamento e viceversa, in due turni: ora c’è bisogno di sostituire e accrescere il parco ‘macchine’. All’esterno dell’Auditorium sarà allestito un info point per far conoscere l’Associazione e i prossimi progetti nonché distribuire opuscoli sulla prevenzione delle malattie renali. Il lavoro da fare è ancora molto e anche il più piccolo pensiero fa la differenza per sostenere l’attività di un’Associazione così determinante.

Isabella Giardini

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