Vigevano, la Biennale d’arte tra ottimismo e polemiche

Far parlare di una notizia ancora prima che quest’ultima diventi realtà. Un record che, sicuramente, sta facendo da cassa di risonanza alla “Af-metastrategy” società specializzata nell’organizzazione di eventi. Nello specifico dell’organizzazione e realizzazione de “la Biennale d’arte di Vigevano” che ‘occuperà’ dall’8 aprile al 31 maggio del 2024 gli spazi de: la Sala della Duchessa, la Strada Sotterranea e le prigioni del Castello Sforzesco a uso esclusivo, mentre la strada sopraelevata sarà utilizzata ma aperta al pubblico. Il sindaco Andrea Ceffa dice «per questo progetto che non è sembrato ne a me, ne alla giunta, tanto criticabile incasseremo 30mila euro, in un periodo nel quale non abbiamo altre richieste: la “Af-metastrategy” aveva bisogno della delibera per riuscire a muoversi e fare in tutta tranquillità: per questo abbiamo deliberato. Poi si tratta di una opportunità, incassare 30mila euro non è una cosa da poco, l’agenzia ha scelto Vigevano come vetrina della Biennale, la notizia rimbalzerà sui social, sicuramente, e attirerà persone a Vigevano, insomma sarà   un modo per valorizzare le sale e si auguriamo che tutto vada per il meglio. Il progetto, comunque, verrà presentato dopo le festività».

L’opposizione non sta a guardare. Piero Pizzi del gruppo “Vigevano prima di tutto”  dice

«l’assegnazione del progetto alla “Af-metastrategy” è stata fatta in modo del tutto approssimativo, veloce, ma non è così che si dovrebbe agire quando si sta ‘gestendo’ una operazione importante come questa, si tratta di una azione azzardata. Oltretutto la recente costituzione della Af-metastrategy, registrata solo il 22 dicembre 2022 e considerata priva di esperienza pregressa in simili iniziative, fatto verificabile anche dalle pagine social della medesima società».

Il sindaco Ceffa, informato di questa posizione ha detto «non mi interessa. Noi andiamo avanti, a parlare saranno i fatti, queste sono solo inutili polemiche, conosciute per coloro che abitano in città: qui, a volte, ‘l’importante è criticare e demolire, indipendentemente da quello che si sta davvero facendo’: è un modus vivendi insito nell’agito dei vigevanesi: ma non tutti sono così, per fortuna, noi siamo certi che la maggior parte di essi non la pensa in modo così negativo o distruttivo». La “Biennale d’arte Vigevano 2024” nasce da una proposta che lo scorso 12 dicembre l’Af-metastrategy ha presentato in Comune. Sono previsti due grandi eventi nella sala del Duca,  l’idea è quella di esporre opere d’arte, dar vita a congressi e workshop. Il Comune

«prende atto che l’iniziativa, alla sua prima edizione, potrà generare una auspicata ricaduta positiva sia sul turismo sia sull’economia locale della città – spiega ancora il sindaco – mi sento anche di tranquillizzare le associazioni culturali cittadine: nessuno vuole escluderle anzi, questa è una occasione per incrementare, rafforzare il lavoro di rete».

L’EVENTO «Per questo evento verranno riaperti tre luoghi: la Sala della Duchessa inagibile da molti anni, la zona delle prigioni, la sotterranea, quella  buia, che meritano di essere scoperti, riscoperti – puntualizza e conclude l’assessore alla cultura Riccardo Ghia – la “Af-metastrategy” effettuerà un pagamento anticipato di 30mila euro più Iva, ai quali si sommano 3mila euro di cauzione e l’assicurazione, tutto questo prima che si aprirà la mostra. E ogni cosa, ogni passo dovrà essere concordato con l’amministrazione: penseranno anche alla biglietteria e alla pulizia dei luoghi, lavoreremo con una società che ha, alle spalle esperienze di alto livello in città d’arte del calibro di Venezia, per citarne una. Il percorso della Biennale d’arte sarà studiato ad hoc per far vivere al visitatore una esperienza nuova ed arricchente».

Isabella Giardini

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