Dal 2 al 5 gennaio, il Villaggio alpino “Don Bosco” di Cogne è stato il luogo di un’importante esperienza formativa per giovani animatori ed educatori d’oratorio provenienti da alcune parrocchie della Diocesi di Vigevano. L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio di pastorale giovanile della Diocesi, ha l’obiettivo di offrire ai partecipanti momenti di riflessione e crescita, in vista del Giubileo e per stimolare l’impegno dei giovani come operatori di speranza nelle comunità parrocchiali.
LA PROPOSTA Il campo formativo ha visto la partecipazione di una quarantina di giovani animatori ed educatori che, nel corso di quattro giorni, hanno avuto l’opportunità di approfondire il tema della speranza. Il tema, scelto in preparazione al Giubileo, ha voluto essere una riflessione su come la speranza possa essere vissuta concretamente nei contesti di vita quotidiana e, in particolare, nell’ambito degli oratori e delle realtà comunitarie. La speranza infatti è vista come un valore fondamentale nella missione educativa e di animazione che i partecipanti svolgono ogni giorno al fianco dei bambini e dei ragazzi.
IL CORAGGIO I momenti formativi non solo hanno offerto ai partecipanti la possibilità di pensare come poter essere portatori di speranza nelle loro parrocchie e oratori – mettendo in luce l’importanza di una fede viva e di un impegno concreto per il bene degli altri – ma anche per pensare come la speranza sia quell’atteggiamento del cuore che spinge ciascuno ad affrontare i momenti difficili della vita con coraggio. Un momento particolarmente significativo è stato quello della visita del vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, che ha raggiunto il gruppo di giovani a Cogne il 3 gennaio, insieme a don Moreno Locatelli, delegato vescovile. Mons. Gervasoni ha voluto essere presente per vivere insieme ai ragazzi questa esperienza di formazione e di spiritualità.
Durante la sua visita, il Vescovo ha preso parte a uno dei momenti formativi, offrendo spunti di riflessione sul tema della speranza. Altro momento importante la celebrazione della messa, presieduta da mons. Gervasoni.
DIVERTIMENTO Oltre ai momenti di preghiera e di formazione, non sono mancati i momenti di animazione, dove i ragazzi si sono affrontati in diverse sfide e giochi, come anche dei momenti di tempo libero nei quali i giovani si sono divertiti sciando o scivolando col bob. Il campo formativo ha rappresentato un’opportunità unica per riflettere sulla propria missione educativa e sulla forza della speranza che può illuminare i cammini di chi cresce nell’oratorio, nelle parrocchie e nelle comunità, come anche l’importanza della speranza come strumento di educazione e di crescita, non solo per chi riceve, ma anche per chi è chiamato a dare. La domanda vocazionale infine è stata consegnata ai giovani educatori e animatori e viene dalla Parola di Dio della domenica: a quale speranza vi ha chiamati?
don Paolo Butta