Ancora una volta il Beato Matteo ha “testimoniato” la sua presenza nei cuori dei vigevanesi, e non solo, in occasione delle festività patronali. La promessa fatta in punto di morte, come si legge nel “transito”, ogni anno viene confermata da una presenza “reciproca” tra il Santo Protettore della città e tutti i vigevanesi.
IL PELLEGRINAGGIO DEI FEDELI Nelle giornate di domenica e lunedì si è fattivamente confermato questo reciproco rapporto di amore e di fedeltà, con l’incessabile pellegrinaggio di migliaia di fedeli davanti all’urna del Beato nello scurolo della chiesa di San Pietro Martire. Le festività patronali, come ogni anno, sono state scandite dalle tradizionali celebrazioni, a cominciare dal solenne pontificale di Mons. Vescovo e dalla Messa del mondo del volontariato, ma l’immagine che resta nei cuori di molti è proprio quella della lunga fila di fedeli che con pazienza, rispettando le normative anticovid, hanno voluto portarsi davanti all’urna del Beato.
Da quel pellegrinaggio ritroviamo immagini, volti, storie di vita, deposte davanti al Santo Protettore della città.
Hanno cominciato i più piccoli, durante la settimana, a fare visita allo scurolo, accompagnato dalle loro insegnanti, come la Scuola San Giuseppe, la “don Comelli” e la Scuola dell’Infanzia “Beato Matteo”. Bambini che hanno colto al volo, nel loro volto e nel loro cuore quel bel e rassicurante rapporto con la figura di Matteo Carreri, diventato da subito loro amico.
LE CELEBRAZIONI Alla sera, per tutta la settimana, la predicazione tenuta da Padre Daniele Mazzoleni, del Convento di Varazze, che ormai da cinque anni accompagna i fedeli vigevanesi nel cammino di preparazione alla festa. Il 5 ottobre, memoria liturgica del Beato Matteo, tutti i parroci della città hanno concelebrato con il Vescovo nella chiesa di San Pietro Martire. L’ omaggio delle contrade cittadine che partecipano al Palio nella serata di sabato, con la testimonianza delle diverse componenti di una festa che abbraccia non solo la sfera liturgica. Le giornate di domenica e lunedì hanno visto le tradizionali celebrazioni, vissute tutte con forte partecipazione dei fedeli, e con la Celebrazione per tutti i defunti della città il lunedì mattina, presieduta dal vicario generale Mons. Croera. La solenne celebrazione del lunedì sera, con la partecipazione della contrada SS. Crispino e Crispiniano, vincitrice del Palio, ha concluso i festeggiamenti.
La festa del Beato Matteo, però, è soprattutto fatta di immagini, i volti delle persone, la loro preghiera, una candela accesa, che testimoniano le loro domande, le loro vite e soprattutto la loro grande fiducia nel “loro” Beato Matteo.