Una messa per celebrare l’inizio dell’anno scolastico. É l’invito che il vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, ha proposto agli studenti di tutta Vigevano, riuniti nella cattedrale lunedì 16 settembre alle 11.30. Prima della celebrazione l’attesa dei ragazzi era grande. Come per Paolo Damiano, 14 anni, che frequenta il Casale e si definisce un ragazzo «tutto casa e chiesa». Poi però si corregge:
Vado a messa qualche volte la domenica. Da questa giornata mi attendo qualche parola buona per lo studio, e accenderò una candela.
IL RICORDO L’incoraggiamento di mons. Gervasoni non si è fatto attendere, insieme a parole di consolazione nel ricordo di Pietro Falzoni, il 18enne scomparso la scorsa settimana a causa di una grave malattia. «Oggi qui si compie un rito, una cosa non ordinaria, che però tocca la vita di tutti e ci provoca una risposta. Ci guida la memoria di Pietro; la sua morte a quell’età e a quel modo ci colpisce. Il senso della vita si sminuisce, anche se migliaia di persone muoiono ogni giorno e questo ci sembra normale».
GESU’ E I MIRACOLI Poi un riferimento al Vangelo del giorno, dove Gesù resuscita il figlio di una vedova: «Cristo dona il miracolo e davanti al dramma della morte restituisce la speranza della vita – ha detto mons. Gervasoni – Vi state formando per entrare nella realtà della società con molte competenze, ma resta fuori la più importante: chi insegna a essere buoni? Questo passa attraverso il mistero della vita governata dall’amore di Dio, non secondo le tecniche. Imparate a vivere bene insieme, a volervi bene. Il mio augurio è questo: curate la dignità della vostra coscienza e valorizzate gli altri. Il Giubileo è un anno di riconciliazione, siate brave persone, perdonate, ascoltate, cercate di avere pazienza gli uni con gli altri. Lasciate che la parola di Dio conquisti il vostro cuore».
I COMMENTI Parole che non hanno deluso gli studenti. Questo il commento di Salvatore Riboli, 16 anni, scienze umane al liceo Cairoli: «E’ stato un bel momento d’interiorità, soprattutto per le parole del Vescovo, che mi hanno permesso di fare un’analisi spirituale e di avere più carica per affrontare l’anno scolastico». Fabiana Nigro, 18 anni, scienze umane al San Giuseppe:
E’ la prima volta che partecipo a una giornata aperta a tutte le scuole. Il discorso del Vescovo mi ha molto colpito, e vederci tutti insieme per ricordare questo ragazzo che non è più tra noi mi ha fatto piacere, ho sentito molto l’unità tra di noi.
Accanto a lei la compagna di classe Giorgia Pagano: «La nostra è una scuola paritaria gestita dalle suore, quindi siamo abituati a questo tipo di momenti comunitari. Non sapevo di Pietro, e le parole del Vescovo mi hanno toccato nel profondo: credo che questo ci faccia capire che le brutte notizie possono colpire all’improvviso, e per questo dobbiamo goderci il più possibile gli istanti di felicità per le piccole cose che ci circondano».
Davide Zardo