San Giuseppe: dal sogno alla realtà

Si avvicina la festività di San Giuseppe. Nella Parrocchia di Vigevano il parroco don Paolo Nagari ha predisposto un ricco programma, anche per tenere vivo il clima e gli insegnamenti scaturiti dall’Anno di San Giuseppe, che si è concluso l’8 dicembre scorso. Abbiamo rivolto alcune domande a don Paolo.

Si è concluso l’8 dicembre scorso l’Anno di san Giuseppe: quale bilancio può trarre? Soprattutto per la vita parrocchiale

Per la nostra parrocchia l’anno dedicato a San Giuseppe è stato un tempo prolungato di conferma nella comprensione della vicinanza del nostro patrono. Allo stesso tempo, grazie ai tanti momenti vissuti spirituali, formativi, culturali e artistici si è scoperta e approfondita una interessante conoscenza della poliedrica figura del Patrono della Chiesa Universale, proposta mensilmente anche a tutta la diocesi, tramite le pagine del bollettino parrocchiale. Papà, bambini, adulti e in parte anche giovani hanno guardato con occhio nuovo questa “normale” devozione e hanno compreso con gioia la lungimiranza dell’Arcivescovo Scapardini che nel 1934 ha voluto porre sotto la protezione di San Giuseppe il singolare quartiere Cascame.

Tieni sempre viva, come parroco, la figura di San Giuseppe: quest’anno proponi “Testimoni Oculari”. Cosa rappresenta?

Per il prossimo 19 marzo, unitariamente alla solenne celebrazione presieduta da mons. Tarantola don Mario, è proposta una serata di riflessione artistica, in cui vengono rappresentati dieci personaggi evangelici che, come San Giuseppe, sono apparentemente di secondo piano, ma che l’artista Angelo Franchini sa rendere attuali, vivi e particolarmente eloquenti.

Verrà benedetto il Trittico Sacra Famiglia… qualche spiegazione

La benedizione del trittico dedicato alla Sacra Famiglia fa guardare a Giuseppe, che passa dal sogno alla realtà, mostrandoci il Figlio di Dio e prendendosene cura. Nella casa del falegname anche Maria si mostra madre particolarmente operosa, intenta a sciogliere i nodi del terribile quotidiano, presente in ogni famiglia. Sono particolarmente grato al pittore Pierpaolo Bono che ha assecondato il mio desiderio di pastore di introdurre, in modo delicato e concreto questa bella devozione a Maria che Scioglie i Nodi, nella grande famiglia parrocchiale. Sono certo che l’originale pala di legno sarà motivo di attrazione spirituale e, come è stato per l’artista, eleverà gli animi alla preghiera fiduciosa.

Cosa insegna S. Giuseppe ai papà di oggi?

San Giuseppe ai papà di oggi insegna tre A: Accogliere, la presenza di Dio che irrompe nella vita e conduce a novità; Accompagnare, per un papà vuol dire stare con i propri figli, dare consigli, essere di esempio nel lavoro e saper proporre sacrifici; Ascoltare, un bravo papà prima ascolta la moglie i figli e poi anche il clima che si crea. A sua volta è pronto con pazienza a dare tempo nel dialogo, cogliendo anche il non detto dei figli.

Ra

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