Tesoro del Duomo: il museo riapre le porte

Riapre il Museo del Tesoro del Duomo. Domani sabato 12 settembre il complesso museale della Diocesi di Vigevano riaprirà dopo il lungo periodo di stop che ha coinciso con la chiusura di tutti i luoghi culturali, nel rispetto delle regole imposte dal lockdown post Covid. Il Museo del Tesoro del Duomo era stato presentato alla città nel maggio 2019 a seguito di una lunga ed attenta ristrutturazione, che ha messo in evidenza la sua eleganza, rispettosa della tradizione ma ricca di tecnologia e multimedialità. L’ingresso del Museo è situato nel loggiato di Palazzo Vescovile in piazza Sant’Ambrogio 14, direttamente raggiungibile da piazza Sant’Ambrogio. I primi due giorni di riapertura della struttura, sabato e domenica, osserveranno come orario dalle 15 alle 19.

A seguito dell’apertura del Museo del Tesoro del Duomo domenica 20 settembre alle ore 16 si potrà prender parte al Concerto che terrà l’Accademica dell’Annunciata, un’esibizione con strumenti originali, presso il Chiostro del Seminario: l’evento musicale prevede la presenza del soprano Carlotta Colombo. L’Accademia dell’Annunciata è un’orchestra Barocca nata nel 2009 ad Abbiategrasso nella cornice leonardesca del complesso monumentale omonimo, dove ha residenza. Attraverso molteplici esperienze ha sviluppato una propria identità capace di coniugare la specializzazione nell’ambito del repertorio barocco e preclassico (su strumenti originali) con il coinvolgimento di giovani musicisti affiancati da colleghi di consolidata esperienza (quali Carlo Lazzaroni e Marcello Scandelli), con l’obiettivo di vivere un percorso professionale e formativo, attualmente unico in Italia.

Nel corso del concerto del 20 settembre si ascolteranno musiche di Antonio Caldara, Antonio Vivaldi, Giovanni Pergolesi, Friedrich Handel. Per l’Accademia dell’Annunciata suoneranno al violino Angelo Calvo, Lavinia Soncini, alla viola Archimede De Martini, al violoncello Maria Calvo, al violone Paolo Bogno, al liuto Elissa La Marca, al clavicembalo e direzione Riccardo Doni. Non è tutto: verrà anche presentata la mostra di Giuseppe Papetti “Ecce Homo Tavole e appunti per una Via Crucis non convenzionale”. La retrospettiva avrebbe dovuto essere aperta lo scorso 7 marzo, ma l’emergenza coronavirus ha costretto gli organizzatori a posticipare l’inaugurazione. Giuseppe Papetti, nato nel 1951 a Ottobiano, in Lomellina, dipinge icone dal 1970. Dopo un breve soggiorno all’Athos, in Germania e in Belgio ha conosciuto il pittore russo Georges Morozoff e per un decennio ne ha seguito l’insegnamento fino a che non ha scelto di cercare il volto di Dio con i colori. Refrattario per scelta a ogni vincolo di mercato o di mode, obbedisce in silenzio al solo genio dell’arte, vivendo e lavorando nel suo paese natale.

Isabella Giardini

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