Viaggio in Parrocchia / Duomo,  famoso per la facciata barocca 

La cattedrale di Vigevano, dedicata a Sant’Ambrogio, venne costruita nel 1364 grazie all’opera di Bartolino da Novara.

RICOSTRUITA NEL ‘400 Nel XV secolo, con l’ideazione della piazza, la facciata sul lato corto si trovò stretta tra la rampa al Castello, che doveva superare i 7 metri di dislivello tra il piano dell’agglomerato urbano e quello della residenza ducale, e i vicoli laterali. La torre campanaria, ancora oggi visibile, faceva probabilmente parte della fortificazione del castello. L’ultimo duca Sforza, Francesco II, ottenne nel 1530 dal Papa Clemente VII, il passaggio del borgo al rango di città con sede vescovile e della chiesa maggiore al titolo di cattedrale, con le conseguenti opere di riqualificazione. In questo contesto si inserisce la ricostruzione totale del 1531, ad eccezione della parte absidale e del coro, su progetto di Antonio da Lonate.

IL PERIODO BAROCCO In epoca barocca, per iniziativa del vescovo Caramuel, alcuni interventi strutturali contribuirono ad accrescere l’unità formale della piazza e la sua capacità quasi teatrale di coinvolgimento visivo, falsando però la percezione del suo assetto originario e della relazione con la residenza ducale. La facciata del Duomo fu coperta da un nuovo scenografico prospetto dal profilo concavo e la rampa d’accesso al castello demolita, per poi integrare quel segmento di piazza nella sequenza quattrocentesca delle arcate. Nel 1680, infatti, in pieno spirito barocco, il cardinale Juan Caramuel Lobkowitz, che sarà poi qui sepolto due anni dopo, fece demolire la rampa di collegamento alla torre del Castello, per costruire la nuova facciata della cattedrale. Il lato orientale divenne la quinta divisa in quattro settori, su cui si affacciava l’intero complesso. In tal modo la piazza allungandosi in asse con la chiesa, diventò il sagrato della chiesa, sconvolgendone i valori. Tale fine fu raggiunto anche attraverso il posizionamento del fronte, che aveva il duplice scopo di nascondere i vicoli retrostanti e di mascherare il tempio non ortogonale alla piazza. Nel 1716 venne innalzata la cupola. Nel 1828 una decorazione a fresco falsificò i valori tardo-rinascimentali delle strutture.

L’INTERNO E IL MUSEO La pianta del Duomo si presenta in forma quasi rettangolare a tre navate, con presbiterio di ampiezza pari alla navata centrale e transetto. Annessi alla chiesa vi sono due battisteri, e l’edificio appare come un insieme di volumi compenetranti in parte tra loro dai quali emergono il campanile a base quadrata e la cupola. La cattedrale ha la facciata rivolta verso la piazza Ducale e il fianco su via Roma. Notevoli all’interno le opere d’arte realizzate nel ‘500 da Cesare Magni (seguace di Leonardo) e Ferdinando Gatti detto il Solaro, il grande organo a canne che domina l’intera struttura, opera dei Serassi di Bergamo, e il nuovo altare maggiore realizzato nel 2022 in stile moderno dallo scultore Emiliano Viscardi, insegnante all’Accademia di Brera. Di grande interesse l’annesso Museo del Tesoro del Duomo, costituito da doni di Francesco II Sforza: calici e reliquiari di varie epoche e due serie di arazzi fiamminghi provenienti da Bruxelles. di cui uno recentemente restaurato.

Davide Zardo

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