Ancora prima di diventare unità pastorale col nome di Santa Maria di Casaletto, le comunità di Valle Lomellina, Sartirana, Breme e Semiana sono state le prime ad avere un unico parroco, che nel 2014 era don Cesare Silva.
UNO PER QUATTRO Ora il prevosto è don Piero Rossi Borghesano, che viene dalle esperienze di Tromello e Mortara, e che risiede in canonica a Valle da ormai sette anni. «Qui sono stato accolto bene e ho trovato tanta disponibilità a collaborare, dalla catechesi alla pulizia delle chiese. La cosa difficile è trovare animatori per le attività dell’oratorio, tant’è vero che i centri estivi, sia a Valle che a Sartirana, si svolgono in collaborazione con le due amministrazioni comunali». Comunità rurali, ancorate a un passato devozionale che ha lasciato il segno nei secoli. «Verissimo, sono tutti paesi dove la tradizione religiosa è molto forte, Breme è particolarmente legata al patrono san Barnaba, Sartirana a padre Pianzola, Semiana ai santi Ippolito e Cassiano, Valle a san Michele, alla Madonna di Casaletto e a san Rocco, che ha dato il nome a un’associazione di volontariato e soccorso sanitario, specializzata soprattutto del trasporto per visite mediche di anziani e persone sprovviste di automezzi.
LA “SAN ROCCO” Questa è una bella realtà che fa da punto di riferimento per molti centri abitati e che tiene alto il nome di Valle nel campo del volontariato e dell’associazionismo. Poi c’è un legame altrettanto forte con l’aspetto aggregativo del passato, con la socialità. L’anno scorso l’oratorio di Valle, in occasione del giorno della festa, ha ospitato una mostra di foto scattate al tiro a segno del luna park in un certo arco di tempo, soprattutto negli anni ’70 e ’80.
Bene, non credevo che sarebbe venuta così tanta gente a vedere quelle vecchie fotografie che, custodite con cura dalle famiglie, ritraevano compaesani che ormai non ci sono più, o che allora erano ragazzini e adesso sono diventati adulti.
CASALETTO L’unità pastorale di Santa Maria di Casaletto prende il nome dall’omonimo santuario alle porte di Valle: «La devozione alla Madonna e alla sua effige è molto radicata nei vallesi, che partecipano numerosi alla festa del 24 marzo a partire dalla novena e alle celebrazioni mariane nel mese di maggio, con la recita del rosario. Molte coppie, poi, si sono sposate nel santuario, dove ogni anno si celebrano gli anniversari di matrimonio». Di cosa hanno più bisogno queste quattro comunità parrocchiali? «Di una formazione più solida, più approfondita, per un cammino di fede sostenuto non solo dalle tradizioni. Auguro inoltre ai miei fedeli la capacità di superare un certo campanilismo ancora radicato, e di essere aperti a condividere il cammino pastorale insieme ad altre comunità: cosa che richiede molto impegno».
A Sartirana una sede Caritas
Una sede della Caritas all’oratorio di Sartirana. É la realtà nata nel 2022 per quella che adesso è l’unità pastorale che comprende anche Valle, Breme e Semiana. «Prima dipendevamo dalla Casa della carità di Mede – spiega il 74enne Giancarlo Ferrari, di Breme, che opera insieme ad altri quattro volontari – dove hanno un guardaroba ben fornito e ancora adesso indirizziamo chi ha bisogno di vestiti. Qui in un locale dell’oratorio parrocchiale il secondo martedì di ogni mese distribuiamo i beni alimentari che arrivano dalla Caritas di Vigevano a 23 nuclei familiari che variano dal singolo a 5 o 6 persone, e che hanno un Isee che rientra nei parametri. Ci sono famiglie numerose che vengono soprattutto dal Perù e dall’Est Europa». Giancarlo frequentava l’oratorio negli anni ’70, quando era ventenne. «Poi mi sono allontanato dopo il matrimonio, per impegni vari, e adesso che sono in pensione don Piero mi ha proposto di fare qualcosa per il paese. Ho accettato perché è nella mia indole, sono credente ed è un modo per integrare la mia fede seguendo l’insegnamento di Gesù: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Ed è bello quando ti ringrazia chi ha ricevuto anche solo una scatola di biscotti».
Davide Zardo