Le elezioni provinciali di fine settembre rappresentano un importante appuntamento per il rinnovo delle amministrazioni provinciali in Italia. A differenza delle elezioni politiche o comunali, queste elezioni non sono a suffragio universale. Si tratta infatti di elezioni di secondo livello, nelle quali non saranno i cittadini a votare direttamente, ma solo i sindaci e i consiglieri comunali dei comuni appartenenti alla provincia. Questo sistema, introdotto dalla legge Delrio del 2014, segna un cambiamento significativo.
ELECTION DAY Il consiglio provinciale è l’organo principale dell’amministrazione provinciale e la sua composizione varia in base alla popolazione della provincia. Generalmente, il numero dei consiglieri provinciali va da un minimo di 10 a un massimo di 16 membri. Il presidente uscente della Provincia di Pavia Giovanni Palli, ha firmato il 20 agosto scorso il decreto che dà ufficialmente avvio ai comizi elettorali per il rinnovo del consiglio provinciale. Le elezioni, che coinvolgono i sindaci e i consiglieri comunali dei 185 Comuni della provincia di Pavia, si inseriscono nell’ambito dell’election day del 29 settembre, data in cui oltre 40 amministrazioni provinciali italiane saranno chiamate al voto. Il “peso” del voto varia a seconda della dimensione demografica del comune di appartenenza. Questo sistema ponderato intende garantire una rappresentanza equilibrata tra i comuni di diversa grandezza.
FUNZIONAMENTO Contestualmente all’elezione del consiglio provinciale, si svolge anche l’elezione del presidente della Provincia. Anche in questo caso, l’elezione è riservata a sindaci e consiglieri comunali, che scelgono il presidente tra i sindaci in carica della provincia. Il presidente eletto funge da figura di raccordo tra i comuni del territorio provinciale e, così come i consiglieri provinciali, ha una durata di quattro anni. Nel caso specifico di Pavia tuttavia non si sceglierà un nuovo presidente, in quanto Palli è stato eletto nel 2021 e il suo mandato terminerà nel 2025. La distribuzione degli incarichi specifici, come la vicepresidenza e le deleghe settoriali, è spesso frutto di accordi politici interni tra le diverse forze che compongono il Consiglio. La prima seduta del consesso, convocata dal presidente eletto, è il momento in cui vengono discusse e votate le nomine.
COMPETENZE Per quanto riguarda le competenze delle amministrazioni provinciali, la legge Delrio ha apportato una significativa riduzione delle stesse, ma le Province continuano a mantenere alcune funzioni fondamentali, soprattutto in ambiti che richiedono una gestione sovracomunale. Tra queste rientrano
la pianificazione territoriale di coordinamento provinciale, la gestione delle strade provinciali e della viabilità, l’edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori, la gestione del trasporto pubblico locale e la tutela dell’ambiente.
Oltre alle competenze fondamentali, le province possono esercitare funzioni delegate dalle Regioni o dallo Stato, in base alle necessità del territorio. Un esempio è la protezione civile, dove le province possono coordinare le attività in situazioni di emergenza. Le Province possono infine anche fornire assistenza tecnica e amministrativa ai Comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni.
Massimo Sala