Infermieristica, iscrizioni ok a Vigevano

L’Ospedale civile di Vigevano può continuare a contare sulla sua scuola di infermieristica. Una notizia più che positiva visti i trascorsi dei precedenti anni dove, più di una volta, il corso ha subito tagli alle iscrizioni e ha addirittura rischiato la chiusura, per ovviare alla carenza di docenti. Taglio che è stato possibile evitare lo scorso maggio 2020, grazie all’intervento del Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto e dell’allora Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi.

SGUARDO AL FUTURO «Per quanto riguarda il mantenimento del corso non abbiamo ricevuto segnalazioni di criticità da Asst – spiega la segretaria della sede di corso – Attualmente non ci sono né informazioni né indiscrezioni relative a un numero ridotto di iscrizioni, quindi siamo più che ottimisti». Un lavoro, quello della scuola di infermieristica ducale, che parte direttamente dalla promozione del corso. «A partire già da qualche anno abbiamo in corso l’attività di promozione del corso di laurea – spiegano dalla segreteria – Una promozione che nel 2023 è stata decisamente più massiva rispetto agli anni accademici passati e di cui speriamo di vedere i frutti durante i futuri test d’ammissione e immatricolazioni al corso».

Posso quindi confermare che non ci sono arrivate informazioni rispetto all’ipotetica chiusura della sede.

L’entrata dell’ospedale civile di Vigevano

INCENTIVARE Il corso di infermieristica è una risorsa del territorio che però necessita di “incentivi” affinché gli studenti, soprattutto quelli fuorisede, si iscrivano alla scuola ducale. Incentivi che l’amministrazione comunale, già lo scorso anno, cercava di trovare nella ricerca di alloggi, quale fattore «fondamentale per cercare di avere più iscritti», come dichiarato dal sindaco Andrea Ceffa esattamente un anno fa. Nonostante la presenza del corso di infermieristica, non significa che gli studenti, una volta laureati, restino per forza nel nosocomio ducale. «In questi anni abbiamo visto che molti degli studenti che hanno studiato a Vigevano non sono per forza rimasti qui – continua la segretaria di corso –

Semplicemente i neoassunti oggi tendono a muoversi e a cambiare sede molto più facilmente rispetto a qualche anno fa.

«Partono da Vigevano, ma poi si spostano nel Policlinico di Pavia, nelle strutture milanesi o nel privato. Tante volte tornano a Vigevano dopo che hanno passato un concorso di assunzione proprio per l’Ospedale Civile. I giovani di oggi vogliono acquisire sempre più esperienze, ma ciò non toglie che un po’ di fidelizzazione verso i nostri studenti c’è ancora». Bisogna quindi sperare nelle nuove leve di infermieri, visto che la carenza di personale continua ad essere il tallone d’Achille della sanità lombarda e nazionale. Secondo i dati regionali, il settore più in sofferenza è proprio quello degli infermieri, ambito per cui servirebbero almeno 2.500 professionisti da compensare al sistema, in vista dei futuri pensionamenti.

Rossana Zorzato

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