Peste suina, nuove zone di restrizione in provincia di Pavia

La Commissione Europea fa scattare in provincia di Pavia delle nuove zone di restrizione, a seguito dei sei recenti focolai di peste suina africana. Episodi che si sono verificati in allevamenti di Gambolò, Mortara e Tromello per quanto riguarda la Lomellina. Un’emergenza il cui provvedimento prevede l’istituzione della zona di restrizione II e III, prevedendo anche una “zona di protezione”, quest’ultima con riferimento ai comuni che si trovano nel raggio di 3 chilometri.

NUOVE NORME «La peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce i suini detenuti e selvatici – si legge nella gazzetta ufficiale – e può avere conseguenze gravi sulla popolazione animale interessata e sulla redditività dell’allevamento». Un aumento dei casi in tutta Europa che ha portato la Commissione a dare una stretta sulle misure di contenimento. Oltre alle zone II e III e a quella infetta, dove i suini saranno destinati a macelli indicati, sono previste anche una “zona di protezione”, per i comuni nel raggio di 3 chilometri e una “zona di sorveglianza” nel raggio di 10 chilometri dall’epicentro dei focolai di Psa.

REGOLE Una stretta che si avrà soprattutto nelle zone infette, dove sia allevatori, sia escursionisti, dovranno attenersi severamente alle nuove disposizioni. Anche per chi si sposterà su ruota, i mezzi privati dovranno essere posteggiati nelle vicinanze delle strade asfaltate o in aree dedicate al parcheggio. Non diverse le disposizioni per eventi all’aperto in aree non delimitate, dove manifestazioni con un numero superiore ai 20 partecipanti dovranno essere autorizzate dai comuni.

IL VIRUS Nonostante la crescente allerta, Ats Pavia rassicura come

la Peste Suina Africana sia una malattia virale che colpisce solo cinghiali e maiali, causandone la morte. La Psa non colpisce l’uomo che può tuttavia veicolare passivamente il virus.

Per questo è bene cambiarsi le scarpe al termine di un’escursione, avendo cura di riporle in un sacchetto per poi disinfettarle a casa, così come non allontanarsi da sentieri tracciati o lasciare libero il proprio cane. Nel caso si individuasse un cinghiale morto nel corso di un’escursione, Ats Pavia invita a non toccarne i resti, ma di inviare foto e posizione del ritrovamento su WhatApp al numero 3669360037.

Rossana Zorzato

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