Sono 14mila le mancate disdette presso gli ospedali dell’Asst di Pavia nel corso del 2024, di cui oltre 7 mila a carico di pazienti esenti. Questi i dati dello scorso anno diffusi dall’Azienda e che riguardano Vigevano, Mortara, Mede, Casorate Primo, Voghera, Broni-Stradella; sono relativi alle mancate cancellazioni di esami e visite specialistiche che allungano le liste d’attesa. Un fenomeno che, nonostante la sensibilizzazione, continua a rappresentare un problema significativo nel sistema sanitario lombardo.
I NUMERI «Nel 2024 si sono registrate quasi 14 mila mancate disdette, di cui oltre 7 mila a carico di pazienti con esenzione – spiegano dagli uffici dell’azienda – pazienti questi ultimi che, a partire dallo scorso luglio 2024, in applicazione del decreto legge n° 73/2024, sono tenuti a pagare il ticket corrispondente in caso di mancata cancellazione». Un decreto per cui «sono stati avviati i procedimenti di recupero delle somme dovute e di pagamento». Chiunque non dovesse cancellare per tempo una visita medica o un esame specifico è poi tenuto a pagare il corrispondente del ticket, un modo per far capire al cittadino l’importanza di disdire entro i tempi previsti.
Tutti coloro che non pagheranno quanto dovuto dopo i solleciti di Asst, saranno iscritti al ruolo dell’Agenzia delle Entrate – continua l’Asst di Pavia – Disdire una visita o un esame per tempo è un modo efficace per rendere meno lunghe le liste di attesa.
GIUSTIFICARE Un gesto scontato, ma di estrema importanza che può essere un vero e proprio atto di educazione verso gli altri pazienti e che può sgravare il sistema dalle lunghe attese. Qualora non fosse possibile presentarsi all’esame o alla visita, il paziente è infatti tenuto a disdire la prenotazione con almeno due giorni di anticipo. Ma se non di disdice per tempo, l’Asst di Pavia può far recapitare il sollecito per il pagamento del ticket, ma evitarlo è possibile. «In caso di mancata presenza sarà possibile richiedere l’annullamento tramite l’opportuna modulistica scaricabile dal sito www.asst-pavia.it – aveva fatto sapere l’azienda nello scorso numero del 12 luglio 2024 – allegando la documentazione comprovante il giustificato motivo della stessa. Una motivazione che dev’essere di forza maggiore e comprovata come un ricovero presso una struttura sanitaria, un accesso al Pronto Soccorso, una prestazione specialistica effettuata in urgenza o motivi di salute, con comprovata certificazione medica».
ATTESA Più disdette e quindi più slot disponibili per altri pazienti. Un ragionamento che non fa una piega, ma che ancora oggi non è la buona norma tra i pazienti del territorio. «Purtroppo la popolazione non si è ancora sensibilizzata sufficientemente alla problematica della disdetta nei tempi idonei – spiegano dagli uffici dell’azienda – Ogni prestazione annullata o rinviata offre la possibilità di prenotazione a un altro paziente che è in attesa di una diagnosi o di una terapia». Un tema, quello delle mancate disdette, molto caro alla Regione. «La verifica sulle mancate disdette da parte del cittadino rientra tra le macro aree delineate da Regione Lombardia nelle linee di intervento per il governo delle liste d’attesa delle prestazioni ambulatoriali, come strategia dei tempi di attesa». Un impegno da parte delle istituzioni che, sebbene i numeri ancora alti di mancate cancellazioni, vede un barlume di speranza. «Ultimamente sono però aumentati i contatti per le cancellazioni delle prestazioni in giornata per eventuali malattie o indisposizioni, si può quindi pensare che l’informazione si stia diffondendo tra i pazienti del territorio».
Rossana Zorzato