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19.46 Papa Leone XIV è il primo papa agostiniano nella storia della Chiesa.</p
19.39 Il discorso di papa Leone XIV è stato probabilmente il più lungo mai pronunciato da un pontefice al momento dell’elezione. La parola chiave è stata «pace», un messaggio al mondo.

19.37 Le prime parole di papa Leone XIV sono per la pace, per una Chiesa missionaria, per la sinodalità, con due richiami diretti e molto sentiti a Francesco, un riferimento esplicito a sant’Agostino, un pensiero rivolto alla chiesa di Roma e a quella della diocesi di Chiclayo in Perù, dove ha trascorso diversi anni come amministratore apostolico prima e come vescovo poi.
19.34 «Questa è la pace del Cristo Risorto, proviene da Dio, Dio che ci ama tutti, incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di papa Francesco che benediva Roma. Il papa che benediva Roma, dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero quella mattina di Pasqua. Concedetemi di dare seguito a quella benedizione. Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, siamo tutti nelle mani di Dio. Senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunta da Dio. Aiutateci a costruire ponti, per essere tutti un solo popolo, in pace. Grazie a papa Francesco, voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari. Sono un figlio di sant’Agostino, agostiniano, che ha detto «con voi sono cristiano e per voi vescovo», in questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria la quale Dio ci ha preparato. Alla Chiesa di Roma un saluto speciale, dobbiamo cercare insieme come essere una chiesa missionaria, che costruisce i ponti, il dialogo, sempre pronta a ricevere, come questa piazza, con le braccia aperte tutti quelli che hanno bisogno. […] Vogliamo essere una chiesa sinodale, una chiesa che cammina, che cerca sempre di stare vicino a coloro che soffrono. Oggi il giorno della supplica alla Madonna di Pompei. Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione, col suo amore. Preghiamo insieme per questa nuova missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo.

19.27 «La pace sia con tutti voi, fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra, la pace sia con voi.
19.25 Sono almeno 100mila persone (Questura di Roma) ad attendere le prime parole di papa Leone XIV.
19.20 Il nome scelto da papa Prevost segna un legame con il predecessore Leone XIII, il pontefice della “Rerum Novarum” (1891) e il fondatore della Dottrina sociale della Chiesa, nonché il primo pontefice a parlare in radio. Leone XIII fu papa dal 1878 al 1903. Papa Prevost è il primo papa statunitense nella storia della Chiesa e il secondo americano (il primo il suo predecessore Francesco).
19.20 Qui il link alla biografia di papa Leone XIV, il card. Robert Francis Prevost.

Robert Francis Prevost
19.14 È il cardinale Robert Francis Prevost il 267° successore di Pietro, che ha scelto il nome di Leone XIV.
18.40 Meraviglioso il colpo d’occhio della folla, che si è accalcata numerosa fin da questa mattina lungo via della Conciliazione, dove si registravano già 15mila persone, ora arrivate a 45mila. I maxischermi collocati agli angoli della piazza e lungo tutta via della Conciliazione, fino a piazza Pia, hanno consentito e consentono a chiunque abbia raggiunto la piazza delimitata dal colonnato del Bernini di godersi lo spettacolo del comignolo fissato sul tetto della Cappella Sistina, dal quale è uscito il fumo bianco.
18.33 Una volta raggiunto il quorum per l’elezione canonicamente valida del nuovo Papa, che in questo 76° conclave della storia della Chiesa è pari a 89 voti, cardinale decano o altro presidente del Collegio si rivolge a lui con la domanda: «Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?». E, dopo la risposta, l’altra domanda: «Con quale nome vuoi essere chiamato?». Dopo questa breve cerimonia nella Sistina, avviene la bruciatura delle schede e la fumata, che è bianca se l’accettazione è avvenuta. Il nuovo Pontefice si reca nella cosiddetta “Stanza delle lacrime” per indossare le vesti papali e torna nella Sistina, dove si svolge un’altra piccola cerimonia con una preghiera, la lettura di un passo del Vangelo tipicamente legato al ministero petrino e una preghiera in cui partecipano il primo dell’Ordine dei diaconi, il primo dell’Ordine dei presbiteri e il primo dell’Ordine dei vescovi. Successivamente si compie l’atto di ossequio e di obbedienza dei cardinali al nuovo Papa, sempre nella Sistina. Il Pontefice, appena eletto, mentre esce dalla Cappella Sistina dopo l’atto di omaggio dei cardinali per andare alla Loggia, passa attraverso la Cappella Paolina e fa una breve preghiera personale e silenziosa davanti al Santissimo Sacramento, una novità introdotta nello scorso conclave. Poi riprende il cammino e, dopo lo “Habemus Papam” e l’annuncio del nome da parte del cardinale protodiacono Dominique Mamberti, si affaccia alla Loggia delle Benedizioni per dare alla folla in piazza San Pietro il suo saluto e impartire la prima benedizione “Urbi et Orbi”. In quest’occasione il protodiacono annuncia anche l’indulgenza, come si fa a Pasqua e a Natale.
18.25 Il conclave che ha appena scelto il nuovo successore di Pietro è il secondo più veloce nella storia, dopo quello che elesse Giulio II nel 1503. L’elezione dovrebbe essere avvenuta nel corso del quarto scrutinio, dopo il primo di ieri e i due di questa mattina.
18.21 Il momento atteso da milioni di fedeli in tutto il mondo è finalmente arrivato. I 133 cardinali riuniti in Conclave nella Cappella Sistina hanno eletto al quarto scrutinio il 267° successore di Pietro. Alle ore 18.07 di oggi il comignolo della Cappella Sistina ha emesso fumogeni bianchi, grazie all’ausilio di una delle due stufe, quella che non contiene le schede bruciate dopo la votazione, ma che è esclusivamente dedicata, grazie ai fumogeni, a “colorare” di bianco il cielo, con quel segnale che i fedeli sono abituati a decifrare, scrutando quello spicchio di orizzonte con il naso all’insù. Dalla fumata bianca all’annuncio del nome del nuovo Papa dalle labbra del protodiacono, il cardinale Dominique Mamberti, passeranno almeno quarantacinque minuti. La folla che si è già radunata copiosa in piazza san Pietro – 15mila solo stamattina – è dunque destinata ad aumentare, nei prossimi minuti, grazie anche alla presenza dei maxischermi lungo tutta via della Conciliazione.

La loggia della basilica di San Pietro
18.20 In questi minuti il nuovo Papa si trova nella cosiddetta Stanza delle Lacrime, il locale attiguo alla Cappella Sistina dove il successore di Pietro si ritira immediatamente dopo l’elezione. Secondo la tradizione, il neoeletto vi sosta pochi minuti per cambiarsi e raccogliersi prima di ricevere l’omaggio dei cardinali e comparire sulla loggia di San Pietro. Il luogo è allestito con tre vesti bianche di taglie diverse, preparate dalla Sacrestia pontificia, insieme a camici, mantelle, fasce e accessori liturgici. La stanza è semplice, con arredi essenziali: un appendiabiti, un tavolo con scatole ordinate, una specchiera, alcune sedute. L’ambiente si trova all’interno della sacrestia della Cappella Sistina e non è accessibile al pubblico. Viene predisposto in occasione di ogni Conclave dalla Sacrestia pontificia. La sistemazione attuale segue quella già utilizzata nel 2005 e nel 2013. Il nome “Stanza delle Lacrime” nasce da un’antica consuetudine, documentata nel Novecento, che vuole alcuni Papi visibilmente commossi in quel momento riservato.
18.12 Piazza San Pietro accoglie con un grido di festa la notizia dell’elezione del nuovo Papa. I fedeli, che la riempiono a migliaia, sono in attesa di vedere il nuovo pontefice che si affaccerà dalla loggia della basilica di San Pietro.
18.07 Fumata bianca: eletto il Papa. I cardinali hanno scelto il nuovo successore di Pietro.