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Il disagio giovanile è in crescita nella società e anche nel territorio della diocesi di Vigevano. A pesare l’incertezza, una prospettiva comune a tante ragazze e ragazzi che vivono questo disagio esteriorizzandolo attraverso molteplici reazioni. La situazione riguarda da vicino anche i giovani di Vigevano e della Lomellina, che non sono lasciati soli dalla Caritas diocesana.
NUOVI POVERI «Nel rapporto di Caritas italiana di due anni fa emergeva che una categoria di nuovi poveri sono proprio i giovani, in particolare gli adolescenti – spiega don Moreno Locatelli, direttore di Caritas Vigevano – Si tratta non solo di una povertà economica, ma anche sociale e di prospettive che porta a un’incapacità di guardare al futuro con positività». Una serie di fattori che porta le nuove generazioni a guardare faticosamente al futuro, col timore che non ci sia possibilità di realizzare i propri desideri.
COVID-19 «L’altra questione è che la pandemia ha dato un’accelerazione a una situazione giovanile già fragile di per sé – continua don Locatelli – Oggi i ragazzi sono abbastanza frastornati da un mondo sociale e virtuale sostanzialmente indiretto, fatto di “verità assolute” dove le verità reali sono ben poche. Questo non fa che generare ancora più insicurezze nei giovani, incertezze che portano poi alle reazioni più estreme».
REAZIONI Nonostante l’attenzione che viene rivolta ai giovani da parte di scuola e associazioni, molti tendono a esprimere il loro disagio chiudendosi in loro stessi o nel peggiore dei casi esprimendosi attraverso violenza e aggressività. «Soprattutto nel caso dei Neet, ovvero quei giovani che né studiano né lavorano, è molto difficile proporgli qualcosa che davvero gli interessi».
L’altro estremo di questa reazione è quello dell’aggressività, della sofferenza e della non sopportazione dell’altro. In entrambi i casi Caritas si impegna per non lasciare mai da soli questi giovani, cercando di essere un sostegno continuo.
SOLUZIONI Provare a tirar fuori il meglio dai giovani resta uno degli obiettivi principali della Caritas diocesana. «Proponiamo progetti di sensibilizzazione ed educazione legati al conoscere se stessi, così come progetti contro il cyber bullismo rivolti ad accogliere l’altro con uno sguardo positivo e come valore aggiunto». Tutta una serie di iniziative volte a investire nei giovani, cercando di trasmettere un valore pedagogico e supporto costante per chi ha più bisogno.
Rossana Zorzato