Vedere nello sport una vera opportunità per acquisire maggiore consapevolezza di se stessi: lo sa bene Daila Dameno, atleta paralimpica che prenderà parte ai Giochi Paralimpici di Parigi in programma dal 28 agosto all’8 settembre e gareggerà nel tiro con l’arco.
EMOZIONE A 56 anni è pronta a volare a Parigi per vivere una nuova avventura: «Sono certa che sarà una bellissima Olimpiade, ringrazio tutto il mio team che mi ha aiutata ad arrivare fino a questo ulteriore traguardo. L’obiettivo che mi sono posta è quello di divertirmi, di tirare bene con l’arco e di ricevere un ricordo positivo di questa esperienza». Nel corso della propria carriera Dameno ha imparato a non arrendersi e a rialzarsi sempre, affrontando ogni ostacolo con determinazione. Nel 2004 ha preso parte ai Giochi estivi di Atene, cimentandosi nel nuoto, nello stile libero e farfalla. Due anni dopo prende parte ai Giochi invernali di Torino, nel 2006, durante i quali è riuscita ad ottenere due medaglie: un argento nello slalom speciale e il bronzo nel gigante: «Le dedicai a mio padre, venuto a mancare nel 2004. Se faccio sport è soprattutto merito suo, mi portava sempre con lui quando andava in bicicletta e quando giocava a tennis. Mi ha insegnato l’importanza dell’impegno e del sacrificio. Nel 1999 ebbi un incidente che mi cambiò la vita. Rimasi in carrozzina ma al contempo fu questo episodio a farmi comprendere fino in fondo che con la forza di volontà si può affrontare tutto. Ed è così che ho continuato a fare sport».
L’ARCO Dopo un periodo di riflessione, durante il quale ha smesso di praticare nuoto e scii per dedicarsi a se stessa, Daila Dameno capisce di voler iniziare ad applicarsi nel tiro con l’arco: «Lavoravo in una scuola e un mio studente mi parlava molto dell’arco: è iniziato tutto da lì. Mi sono posta due anni fa l’obiettivo di arrivare alle Olimpiadi ed eccomi qui, sono riuscita a raggiungere ciò che mi ero prefissa. Il tiro con l’arco è uno sport che richiede tanta concentrazione, mi ha insegnato a lavorare sul movimento e a rimanere concentrata su tutto quello che faccio».
CONVINZIONE Ogni Olimpiade rappresenta per Dameno un’emozione unica: «Dovrei essere abituata, in realtà ogni volta è un’emozione. Adesso ho un’età diversa, come diversa è la consapevolezza, che inevitabilmente non potevo avere 20 o 15 anni fa. Sono cambiata come persona: l’arco mi ha insegnato a essere più tranquilla e a ragionare con più calma. Posso dire che è la pratica che preferisco».
Edoardo Varese