Gli ottavi hanno regalato emozioni, colpi di scena, ribaltamenti improvvisi, con ben 4 partite su 8 giunte ai supplementari. Anche per de-merito di alcuni protagonisti che hanno tradito le aspettative o sono incappati in una giornata negativa, ecco i “peggiori” selezionati da L’Araldo. (Gds)
1UNAI SIMON – 5.5
Alla fine della partita con la Croazia sarebbe anche uno dei migliori, con un paio di parate decisive, ma quell’autorete con liscio al momento del controllo grida vendetta… quanto il passaggio da cui nasce.
2DANIELSON – 3.5
L’intervento con cui elimina Besedin all’inizio del primo tempo supplementare è di quelli che rischiano di rovinare una carriera, incredibile la reazione d’incredulità con cui accoglie il cartellino rosso e abbandona il campo perplesso.
3DE LIGT – 4.5
Doveva essere uno dei protagonisti di Euro 2021 e lo è stato: la sua espulsione apre la strada alla debacle dell’Olanda ed è il segno del cattivo rapporto con i falli di mano di questo difensore.
4VARANE – 4
Non più colpevole dei compagni di reparto – Lenglet apre il festival degli orrori chiuso da Kimpembè – ma da leader della difesa dei Galletti esce ancora più spennato (e ridimensionato) degli altri.
5GVARDIOL – 4
Il giovane diciannovenne della Dinamo Zagabria avrebbe voluto farsi notare nella rassegna continentale, anche se far prendere gol alla tua squadra perché ti sei fermato a bere forse è stato un po’ troppo. Da campionato amatori.
6WIJNALDUM – 4
Il capitano Oranje è un esteta del pallone, alla notizia che il connazionale van der Vaart voleva incontrare ai quarti la Spagna perché «è orrenda», ha deciso di impedire che l’Olanda si confrontasse con tanta bruttura ed è scomparso dal campo.
7KROOS – 5
Non è il peggiore dei tedeschi, ma per anni ha incarnato l’anima di una selezione capace di incantare il mondo del pallone e ora pare smarrito in un gruppo che ha perso la sua identità ed è alle prese con un difficile e lungo ricambio intergenerazionale.
8RAMSEY – 5
Un buon avvio di competizione, va in calando e nella sfida decisiva con la Danimarca scompare. E questa volta non c’è nemmeno la scusa di un ennesimo infortunio da poter usare, sembra in declino. O forse era sopravvalutato prima.
9MBAPPE’ – 3 (capitano)
Voto tanto più negativo quanto più alte erano le aspettative nei suoi confronti. Avrebbe dovuto trascinare i Bleus alla vittoria finale e raccogliere il testimone di Cr7 tra i migliori del mondo: escono nello stesso turno, ma Kylian non ha segnato neppure un gol.
10ARNAUTOVIC – 5.5
Per un attimo tocca il cielo con un dito e lo usa per zittire i tifosi. La sua hybris è subito punita, gol annullato per un altrettanto impercettibile fuorigioco, resta ammutolito; alla fine ci si ricorda di lui più per un tiro sbilenco da fuori e per i ruvidi interventi difensivi.
11INSIGNE – 5
Avrà un’altra occasione domani sera, l’ennesimo esame per dimostrare che è davvero un calciatore di livello superiore e non un talento timido che scompare appena la partita conta qualcosa, cercando di aggirarla come i suoi celebri (e ripetitivi) tiri.
12Dalla panchina
Rui Patricio (5.5 – si fa bucare da Thorgan Hazard), Di Lorenzo (5.5 – tra timidezza e tocchettini finché la partita è in bilico), Kimpembé (4 – saltato come un birillo sul pareggio della Svizzera), Rodriguez (3 – sbaglia il rigore più importante della storia elvetica), Kovacic (5 – preferito a Pasalic, non si capisce perché), Rebic (3.5 – quando la Croazia subisce l’1-1 lui si sta cambiando le scarpe…), Muller (3 – torna come salvatore della patria, affonda insieme alla barca).
13All. LOW – 4
Salvato dalla buona sorte contro l’Ungheria, dimissionario ancora prima dell’inizio della competizione, ha richiamato a sé i vecchi campioni che lui stesso aveva escluso dalla disastrosa spedizione di Russia 2018, mescolandoli con i talenti emergenti. Amalgama non riuscito.