Il primo turno della fase finale degli europei si è concluso e ha regalato partite con finali al cardiopalma, rimonte, alta tensione, insomma sfide per grandi calciatori: ecco i migliori secondo L’Araldo. (Gds)
1VACLIK – 7.5
2AZPILICUETA – 7
3ELVEDI – 8
4KJAER – 7.5
5SPINAZZOLA – 8
Rivelazione del torneo, questo esterno difensivo scartato frettolosamente dalla Juventus sta imprimendo il suo marchio in ogni partita dell’Italia. Sgroppate, assist, dribbling, ma anche chiusure difensive precise per il man of the match della sfida con l’Austria; timido nella prima parte dell’incontro, suo l’assist che consente a Chiesa di far esplodere la gioia azzurra.
6FREULER – 7.5
7RENATO SANCHES – 6.5
8MASOPUST – 7
9STERLING – 8
10BENZEMA – 6.5
Ha dovuto aspettare cinque anni e mezzo per rientrare in nazionale e nel frattempo ha perso un mondiale. Avrebbe voluto aggiungere un successo in nazionale a una carriera strepitosa e ha fatto di tutto per riuscirci: il controllo dell’1-1 con la Svizzera è una delle gemme più belle di tutta la competizione.
11CHIESA – 8 (capitano)
Il gol con cui annichilisce l’Austria e ristabilisce i rapporti di forza è da manuale del campione: primo controllo di testa, il secondo di destro è allo stesso tempo un dribbling e la preparazione del tiro, il terzo tocco di sinistro è una sassata di pura rabbia agonistica che sembra dire al portiere «parala». Insigne è pregato di prendere appunti.
12Dalla panchina
Sommer (7 – Forse per merito dei super-occhiali, è comunque l’eroe dei rigori con la Francia), Maehle (7 – ennesimo atalantino che si sta coprendo di gloria, ora ha iniziato pure a segnare), Alaba (6.5 – un fuorigioco stoppa una prestazione immensa: leader, terzino, centrale, centrocampista, ala, delizia per gran parte dei 120 minuti, finché Belotti non ha la sfrontatezza di andare a contrastarlo), Zynchenko (7.5 – gol e assist con la Svezia, ma soprattutto le braccia che solleva al cielo da capitano al triplice fischio… emozione pura), Damsgaard (7 – distilla assist e colpi di genio, il suo valore cresce a ogni partita), Xhaka (7.5 – leader della nazionale che schianta i campioni del mondo, domina a centrocampo e al 93’ ha la lucidità di aspettare il momento giusto per il lancio del 3-3), Pessina (8 – se la nazionale per lui è un’opera di Van Gogh, lui è l’imprevedibilità del tocco dell’artista), Schick (7.5 – è tornato quello della Samp? Letale in area).
13All. PETKOVIC – 9
Con quegli occhi chiari e il capello bianco sembra inoffensivo, la realtà è che si tratta di uno degli allenatori più preparati tra quelli in lizza, grande conoscitore di tattica e delle debolezze degli avversari. Con i campioni del mondo “azzecca” la formazione, i cambi, i rigoristi. Il 3-0 subito dall’Italia aveva ingannato chi è attento solo al risultato…