Il giudice di pace si è preso del tempo per deliberare sul ricorso in appello presentato dal comune di Gambolò, contro l’annullamento di alcune multe. Secondo la prefettura le multe date dall’autovelox in via Lomellina non andavano comminate, perché il limite di cinquanta chilometri all’ora va messo nelle strade che sono a un chilometro dal centro abitato, dove vige il limite di 50 chilometri all’ora. Ma in alcune zone di Gambolò c’è anche il limite di 30. Insomma un cavillo contro il quale il comune di Gambolò si è opposto.
IL SINDACO «Si tratta – dice il sindaco Antonio Costantino – di una decisione che ha annullato diverse centinaia di multe. Non abbiamo fatto ricorso per tutte, ma solo su una parte il nostro obiettivo è ristabilire un principio di verità». Al momento il giudice di pace non si è pronunciato e per il comune di Gambolò si tratta di un segnale positivo.
Si è preso del tempo per decidere – continua Costantino – questo significa che la questione non è così chiara.
LA PREFETTURA La decisione di fissare il limite orario a 50 chilometri all’ora sulla provinciale è uno dei punti più contestati dai ricorrenti. Il sindaco Antonio Costantino ha spiegato che la decisione è stata presa in seguito a un’indicazione della prefettura. «Quest’anno – dice il sindaco – quella strada è stata inserita di nuovo nell’elenco delle strade pericolose. Questo conferma quella che è la bontà della nostra decisione». L’amministrazione comunale, quindi, è convinta a difendere le proprie decisioni davanti al giudice di pace e al prefetto anche in altri casi e riguardo ad altri ricorsi.
Andrea Ballone