“Festa del Lavoro-Festa dell’Uomo”. Sabato scorso al teatro Cagnoni la serata organizzata dal Consorzio Nazionale dei Santi Crispino e Crispiniano. Dopo un’introduzione con i tradizionali saluti, il Coordinamento del Volontariato ha ufficialmente proclamato Giovanna Rovegno, presidente della Società San Vincenzo de’ Paoli, “Testimone del Volontariato 2024”, premiate da Mama Yoyo, Testimone lo scorso anno. Ma il centro della serata è stato la conversazione tra il vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, e il cardinale Arrigo Miglio, sul tema “lavoro, eticità, rispetto dell’ambiente”.
FARE SINTESI Nell’introdurre il dibattito col card. Miglio, mons Gervasoni ha detto che «il Papa recentemente ha sottolineato la relazione tra ambiente e armonia sociale». «E’ un tema decisamente importante per il Pontefice e per tutti noi, quindi sono particolarmente lieto di poterne parlare stasera – ha concordato il card. Miglio – si tratta di temi forti che ci interrogano e ci invitano a domandarci: come arrivare all’equilibrio? Il gesuita Gael Giraud ci ricorda che l’idea di una crescita infinita è una menzogna. Allora: come possiamo creare posti di lavoro senza compromettere l’ambiente? Affrontando il problema sociale e quello ambientale, assieme: è la sintesi possibile che indica anche papa Francesco, alla quale dobbiamo ispirarci idealmente e concretamente». Per farlo «Occorre abbandonare l’idea del dominio del possesso, cambiare rotta, puntare sulla sostenibilità, sulle energie rinnovabili: trovando il modo di far convergere solare, ecologia al fine di trovare in quel connubio nuovi posti di lavoro, che devono necessariamente riflettere un’educazione e formazione personale adeguati».
Le transizioni che stiamo vedendo e alle quali stiamo assistendo sono necessarie, il conflitto è reale, ma non insormontabile. Occorre rivedere le priorità, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Tutti.
La serata è continuata con la proclamazione dei nuovi premiati di “Fedeltà al Lavoro” e con la consegna del distintivo e della pergamena e si è conclusa con il concerto di Fausto Leali, che ha ricordato i grandi amici Vito Pallavicini e Totò Cutugno.
LA MESSA Domenica invece è stata la volta della “Cerimonia dei mantelli” con la messa presso la chiesa di Gesù Divin Lavoratore a Battù celebrata dal vescovo Gervasoni. «Non sempre il lavoro è una cosa buona – ha esordito il vescovo – Basti pensare al tema ambientale discusso insieme al cardinale Arrigo Miglio, per cui le attività umane stanno “rovinando” il nostro pianeta». Una riflessione che si collega all’episodio del cieco di Gerico, raccontato nel Vangelo di Marco. «Il cieco non vede, ma percepisce in Gesù la speranza di poter tornare a vedere di nuovo. “Di nuovo” è un’espressione duplice perché si intende da un lato la possibilità di poter tornare a vedere prima della malattia e dall’altro lato la possibilità di vedere in modo nuovo e più profondamente. Di fatto, noi tutti siamo ciechi di fronte al mistero di Dio, ma possiamo imparare a vedere in modo nuovo, proprio come ha fatto il cieco». Un concetto di visione “nuova” che si collega anche al tema del lavoro. «Come suggerito dal cardinale Miglio, così come da papa Francesco, è bene aprire gli occhi per imparare a giudicare l’attività lavorativa non con gli occhi del successo, ma con gli occhi del bene che permettono un’umanità migliore».
Isabella Giardini, Rossana Zorzato