«Qualunque sia il problema, va risolto. Ne va anche dell’immagine del sindaco». Così il primo cittadino di Vigevano, Andrea Ceffa, commenta il fatto che il bando per le strade di collegamento del nuovo ponte sul Ticino non sia ancora pronto.
BANDO IN RITARDO Anche l’annuncio più recente, che parlava di un bando per i lavori pronto entro giugno, è stato smentito dai fatti. La Provincia di Pavia, stazione appaltatrice dei lavori, a maggio aveva detto che il bando era in lavorazione, spiegando addirittura che gli uffici erano arrivati al capitolo relativo ai requisiti di partecipazione, e che si poteva affermare con quasi completa certezza di essere ormai prossimi alla pubblicazione. Ma come si può vedere sull’albo pretorio dell’amministrazione provinciale, del bando non c’è traccia. Il ponte, insomma, è pronto; le strade di collegamento no.
Da tempo – spiega il sindaco Ceffa – stiamo sollecitando la Provincia affinché esca il bando, che è in ritardo perché avrebbe dovuto essere pronto a giugno. Prima esce, prima di fa la gara d’appalto per i lavori.
Il 28 giugno il presidente dell’amministrazione provinciale Giovanni Palli ha siglato l’aggiornamento tecnico del progetto per le rampe di accesso e la relativa viabilità, con un aumento di spesa di 12 milioni di euro, di cui 5 già nelle casse della Provincia e 7 che arriveranno grazie all’accordo tra il Ministero dei trasporti ed Anas.
COSTI AUMENTATI? Secondo gli addetti ai lavori, il ritardo potrebbe essere legato al mercato, che vede un continuo aumento dei prezzi delle materie prime. La causa quindi potrebbe trovarsi in un divario tra la somma stanziata inizialmente e quella effettivamente necessaria per realizzare il progetto aggiornato. Ma Ceffa lo esclude: «Non credo che sia un problema di prezzi delle materie prime, il grosso aumento c’è già stato. Ho sentito gli uffici, il presidente Palli, il capo di gabinetto Giuseppe Bufalino, ma nessuno mi ha saputo dare spiegazioni su questo ritardo». Collegando il nuovo ponte, si libererà quello vecchio che è funzionale al tanto atteso raddoppio della ferrovia. A maggio la Provincia parlava di una gara molto importante, per la quale non sarebbe stato semplice prevedere l’inizio dei lavori, assicurando però la copertura finanziaria per l’intero progetto, vale a dire per entrambe le strade che devono collegare il nuovo ponte alla statale 494. La realtà è che il nuovo ponte sul Ticino è pronto da più di un anno, ma attualmente non c’è ancora alcuna strada che lo renda utilizzabile.
PROBLEMA IN VIA DI RISOLUZIONE Il Comune non ha voce in capitolo, eppure è il primo ente al quale la popolazione si rivolge, anche in casi come questo, per lamentele e segnalazioni di inadempienze. «Quello che chiedo – conclude il sindaco Andrea Ceffa – è che gli uffici procedano celermente: ci saranno tutte le ragioni per questo ritardo, ma l’infrastruttura dev’essere terminata; ne va dell’immagine della città e anche di quella del sindaco, che è il primo a cui la gente va a chiedere spiegazioni. Se ci sono dei problemi vanno risolti, è da troppo tempo che si attende. Noi continuiamo a sollecitare, speriamo che sia la volta buona. Proprio oggi ho parlato per l’ennesima volta con gli uffici della Provincia e mi hanno assicurato che il problema è in via di risoluzione».
Davide Zardo