Caramuel, il vescovo geniale tra scuole e concerti

Tra lezioni speciali e musica, sabato 24 maggio Vigevano rende omaggio a una delle sue figure più affascinanti: Juan Caramuel y Lobkowitz, vescovo, matematico, architetto, pensatore del Seicento e spirito inquieto del barocco europeo.

RICCO PROGRAMMA Una giornata intensa, pensata per avvicinare studenti, cittadini e curiosi al lascito straordinario di questo personaggio poliedrico, grazie all’impegno congiunto dell’IIS Caramuel-Roncalli e dell’Archivio storico diocesano. L’appuntamento prende il via alle 9.15 presso l’auditorium dell’istituto, in via Segantini 21, con la registrazione dei partecipanti e i saluti del dirigente scolastico Matteo Loria. Seguiranno una serie di interventi e laboratori, coordinati da docenti e relatori esterni, che animeranno la mattinata fino alle 13. La professoressa Elisa Negri illustrerà la genesi e lo sviluppo del progetto, seguita dalla professoressa Giovanna Simonetta, che racconterà perché proprio il nome “Caramuel” accompagna l’identità scolastica dell’istituto. Il primo laboratorio, sempre a cura di Simonetta, introdurrà la figura di Caramuel come uomo del Seicento. Interverranno poi don Cesare Silva con un approfondimento sul legame tra il vescovo e Vigevano, e Vincenzo Ostuni, che porterà l’esperienza di Sant’Angelo e dei murales ispirati a Caramuel. Il confronto tra Caramuel e Cartesio sarà al centro del secondo laboratorio, curato dalla professoressa Elena Cirioni, mentre il terzo laboratorio proporrà enigmi e giochi logici con le professoresse Irene Magenta Biasina e Domizia Parri.

GLI INTERVENTI Emilia Mangiarotti presenterà il Fondo Caramuel, preludio alla mostra pomeridiana. Dopo il coffee break e la visita agli stand, altri laboratori coinvolgeranno i partecipanti: si parlerà delle tracce caramueliane a Campagna con Luca Buoninfante, dell’Accademia degli Investiganti con i professori Elisa Negri e Simone Giovio, delle serrature antiche con Ettore Giardini e Paola Inzoli, del cioccolato con il professor Federico Barracca, delle fontane con Emilio Bocca Corsico Piccolino, del calcolo binario con Lorenzo Curella e Gabriele Sabattoli, e infine dell’architettura “civil recta y obliqua” — concetto originale di Caramuel — con Paola Inzoli e Sonia Dal Cielo. Chiuderà la mattinata l’intervento del professor Daniele Sabaino, direttore del dipartimento di musicologia dell’Università di Pavia. Nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18, ci si sposterà presso l’Archivio storico diocesano di via Rocca Vecchia, dove monsignor Paolo Bonato accoglierà i visitatori e verrà inaugurata la mostra documentaria dedicata al Fondo Caramuel.

IL CONCERTO La giornata si concluderà in bellezza alle 21 con il concerto “Eco di sirene” della classe di canto barocco diretta dal soprano Gemma Bertagnolli, ancora una volta negli spazi suggestivi dell’Archivio. Nato a Madrid nel 1606, Caramuel fu un genio dai mille volti: autore di trattati di matematica, teologia, logica e architettura, fu vescovo di Vigevano dal 1673 fino alla morte, nel 1682. A lui si deve il rifacimento della facciata del Duomo, simbolo della città, costruita secondo la sua originale idea prospettica. Figura sfaccettata ed esperta in tantissimi campi, amante delle sfide intellettuali, fu definito “preteso genio universale” dai suoi detrattori e “gigante del sapere” dai suoi estimatori. In questi giorni Vigevano lo ricorderà con una giornata densa di scoperte, che unisce scienza, arte e passione educativa.

Davide Zardo

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