I segreti dei nuraghi fanno capolino tra le risaie della Lomellina. Sabato 30 novembre, alle ore 17, il Museo Archeologico Lomellino di Gambolò aprirà le sue porte per un incontro con Silvio Campus, ricercatore torinese, ma di origine sarda, che parlerà dell’antica cultura isolana presentando il suo libro “La civiltà nuragica, uno splendido isolamento”. Un’occasione davvero rara e da non farsi scappare per scoprire, insieme a allo studioso dell’Università di Torino, riguardo l’affascinante preistoria della Sardegna. Silvio Campus sarà accompagnato da Paolo Brusasco, archeologo e docente di Archeologia e storia del Vicino Oriente Antico all’Università di Genova, reduce, tra l’altro da una campagna di scavo in Oriente.
ANTICA CIVILTA’ «Quattromila anni fa nacque e si diffuse in Sardegna una civiltà caratterizzata da imponenti costruzioni megalitiche, i nuraghi, le cui vestigia contraddistinguono ancora oggi l’intero territorio sardo – spiegano gli organizzatori – La civiltà nuragica si trovò isolata per lungo tempo nel centro del Mediterraneo occidentale e questo le permise di prosperare indisturbata fino al termine del II millennio aC, quando l’arrivo di nuove genti cambiò per sempre i caratteri di una cultura che era rimasta immutata per secoli». L’eredità degli antichi popoli sardi è sopravvissuta fino a oggi:
Ai nostri giorni si sono conservati migliaia di edifici troncoconici voltati a tholos e centinaia di sepolture megalitiche comunitarie, le tombe di giganti, che documentano l’importanza di un patrimonio sopravvissuto al trascorrere del tempo e si presentano ai visitatori come capolavori di un museo a cielo aperto unico al mondo.
DISCUSSIONI Campus, oltre a descrivere la genesi, lo sviluppo e le peculiarità della più importante civiltà del Mediterraneo occidentale durante l’Età del Bronzo, cercherà di aprire un confronto sul significato di una cultura per molti versi ancora sconosciuta, partendo dall’esame delle architetture megalitiche, considerate come espressioni di un universo simbolico-religioso di eccezionale valore, per giungere all’analisi del particolare culto degli antenati, associato al mitologema dell’esistenza atemporale. Lo studio desidera contribuire allo sviluppo di una discussione scientifica rivolta sia al mondo accademico sia ai cultori degli studi sul mondo antico e sulla preistoria mediterranea.
Alessio Facciolo
