Sanità locale / Cecconami (Ats): «Cercasi medici disperatamente»

La sfida di Ats Pavia per il 2022 è tornare a mettere al centro l’ordinario. Lorella Cecconami, direttore generale dell’Agenzia per la tutela della salute, spera di superare la quarta ondata per rilanciare l’attività sanitaria e socio-sanitaria “classica”, la riduzione delle liste d’attesa, gli screening a partire da quelli per i tumori più diffusi nella popolazione, la copertura della domanda di personale medico e infermieristico. Su questi fronti ci sono stati dei passi avanti nel corso di questi mesi?

«Abbiamo iniziato a lavorare, ma nel frattempo è arrivata la quarta ondata. L’attività si è concentrata sul potenziamento della campagna vaccinale, il primo obiettivo strategico individuato da Regione Lombardia, e dell’erogazione dei tamponi per far fronte all’enorme richiesta. Un altro fronte è stato quello dei ricoveri per i pazienti covid sub-acuti, per i quali abbiamo attivato 100 posti letto. Ora è il momento di fare il punto per l’attività sanitaria ordinaria»

05 ATS Pavia Direttore generale - Lorella Cecconami
il direttore generale Cecconami

Lei aveva individuato tra le priorità un allineamento della campagna vaccinale ai dati regionali e negli ultimi mesi si è registrato un miglioramento. Obiettivo raggiunto?

«Abbiamo potenziato l’offerta vaccinale e abbiamo raggiunto un risultato significativo nell’adesione della popolazione, ora non siamo più l’ultima Provincia della Lombardia. Possiamo migliorare ancora, però voglio ringraziare tutti gli erogatori, in particolare i medici di medicina generale e la rete delle farmacie, che con 30 strutture aderenti ha somministrato 17530 dosi. Anche il canale aperto con i sindaci e la disponibilità del camper fornito da Areu sono stati importanti per permettere azioni di prossimità»

Che risposta c’è stata da parte delle famiglie all’apertura della campagna vaccinale per i bambini nella fascia 5-11 anni e all’ultimo Vax Day?

«Sabato e domenica sono state somministrate 1535 dosi pediatriche, la copertura per questa fascia d’età, considerando ciclo completo, prima dose e prenotati e guariti, raggiunge il 59.9%»

Come procederà l’attività di vaccinazione?

«Abbiamo ampia disponibilità di slot liberi e quindi possiamo chiudere i centri minori, mantenendo gli hub principali di Pavia, Vigevano, Voghera, oltre a Maugeri e Mondino sempre nel capoluogo. La rimodulazione sarà flessibile e varierà in funzione della richiesta»

Vaccini Vigevano - Il Ducale
l’hub vaccinale presso il centro commerciale “Il Ducale” di Vigevano

Considerando tutte le patologie “non Covid”, è ripresa la normale attività di screening, visite ambulatoriali, interventi in sala operatoria? Avete pensato di mettere in campo delle azioni specifiche?

«Riducendo l’attività covid torneremo a ragionare in maniera più specifica sulla gestione dell’ordinario e dunque sui piani di recupero delle prestazioni saltate o rinviate. Alcuni incontri sono già in programma e anche la Regione ha posto in evidenza questo tema, abbiamo degli obiettivi da raggiungere. Dobbiamo occuparci anche di temi che non siano coronavirus e pandemia»

Che 2022 si aspetta dal punto di vista sanitario?

«Spero di tornare all’ordinaria amministrazione e alla progettazione. Abbiamo bisogno di lavorare su liste d’attesa, pazienti cronici, screening oncologici e molto altro, sempre però sapendo che c’è l’incognita del coronavirus. Augurandoci che questa possa essere l’ultima grande ondata»,

ci sono tanti temi legati alla salute che dobbiamo affrontare, alcuni emergenti, pensiamo in particolare al disagio mentale e degli adolescenti o alla risalita delle dipendenze

«Si tratta di temi non solo sanitari, ma socio-sanitari, e che coinvolgono Ats insieme a erogatori di servizi, altri enti e stakeholder del territorio. Vorrei che il 2022 fosse concentrato sulla ripresa dell’ordinario e su un miglioramento della salute per tutta la popolazione»

Mede ospedale San Martino
l’ospedale San Martino di Mede

A tal proposito lo scorso dicembre è stata promulgata la legge per la riforma della sanità regionale. Quando saranno attivate le Case e gli Ospedali di comunità in Provincia?

«Il piano presentato alla Regione prevede 4 Ospedali e 11 Case di comunità, stiamo lavorando in prima battuta sulla Casa di Broni e sul cronoprogramma delle successive, in stretta collaborazione con Asst e Policlinico. Ci stiamo muovendo in parallelo sulla fase 1, l’attivazione delle realtà di proprietà delle strutture sanitarie, e sulla fase 2, relativa alle strutture dei centri presso cui erano già presenti degli enti sanitari. In Lomellina per la Casa di Mede è già stato presentato il progetto di fattibilità e quindi si tratta di attendere i tempi tecnici»

Da dove proverranno i medici impegnati nelle Case di Comunità?

«Dovremo procedere sulla base delle indicazioni regionali e delle risorse reperibili. Inizieranno corsi di formazione per gli infermieri di famiglia e per i futuri direttori di distretto. Siamo in un periodo di grande carenza di personale, spero ci saranno delle azioni anche nazionali per rendere più facile il reclutamento. La carenza dei medici è forse la criticità maggiore che abbiamo»

Per quanto riguarda i medici di medicina generale, gli ambiti carenti sono numerosi.

Assolutamente sì, quando ci va bene copriamo un terzo dei posti messi a disposizione con i bandi. A marzo 2021 erano 45, ne abbiamo coperti 16, a settembre 28 e ne sono stati coperti 10, a novembre ce ne erano 22 straordinari e ne è stato coperto 1. La situazione è questa

«Noi stiamo spingendo tutte le soluzioni alternative, ad esempio grazie al Polo formativo di medicina generale, che ci consente di coinvolgere i corsisti di secondo e terzo anno assegnandogli un ambito con un tetto di 650 pazienti. C’è la proposta della Regione di portarlo a 1000 assistiti, ma devono cambiare le normative nazionali, così come per la proposta di incrementare a 1800 il massimale, a cui in Provincia hanno aderito 14 medici nel 2021. In alcune aree la carenza è drammatica, non è possibile trovare un medico disposto a farsene carico, un problema lombardo e non solo pavese. Di fatto, se dovessimo riassumere con uno slogan, “Cercasi medici disperatamente”».

Superdott
Cercasi medici disperatamente

Tornando alla gestione della quarta ondata, diversi cittadini e anche i dirigenti scolastici hanno lamentato l’assenza del tracciamento, c’è chi non ha ricevuto il certificato di guarigione (necessario per la Certificazione Verde) a distanza di giorni, nonostante avesse compilato il form predisposto sul sito di Ats…

«Ci siamo scontrati con numeri enormemente impattanti e gli aspetti da considerare in questo periodo sono stati tanti, non solo la scuola a cui pure abbiamo cercato di dedicare tutte le attenzioni possibili. Pensiamo al Green pass, che comporta problemi quasi “individuali”: c’è chi non lascia il numero di cellulare oppure usa il fisso, chi fa il tempone fuori regione e quindi su un’altra rete, la stessa cosa vale per le vaccinazioni extra-Lombardia o in altra Ats, tutti casi singolari che sono stati altrettante sfide da gestire».

Dal primo dicembre a oggi abbiamo avuto 63mila richieste, qualche difficoltà c’è stata, ma abbiamo rafforzato i servizi in tutti i modi possibili

«è stato potenziato il centralino, introdotto un sistema di messaggistica, attivata la segnalazione tramite sito, aumentato il personale»

I cittadini possono fare il tampone in farmacia in regime di esenzione o questa possibilità è prevista solo per le scuole?

«Per tutti a patto di avere il provvedimento di fine quarantena»

Giuseppe Del Signore

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