E’ certamente stata una delle registe teatrali italiane più brillanti e versatili delle nuove generazioni. Originaria di Vigevano, Cristina Pezzoli, è morta ieri a Pistoia all’età di 57 anni a causa di una grave malattia. Nella città toscana era stata fino al 2005 direttore del teatro Manzoni. Ultimamente aveva trasferito il suo lavoro a Prato dove in un capannone dismesso aveva dato vita al centro culturale Compost e lavorava, anche attraverso il teatro, per l’integrazione della comunità cinese.
Cristina Pezzoli si era avvicinata da giovane al mondo del teatro partecipando, appena 19enne, a uno stage di Dario Fo. Diplomata nel 1986 in regia alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, nella sua carriera ha collaborato come assistente di Nanni Garella e aiuto regista di Massimo Castri. Ha poi curato le regie per il Teatro Stabile di Parma, per La Contemporanea ’83 (con Sergio Fantoni), per la Compagnia Gli Ipocriti. Nella sua carriera ha firmato la regia non solo di spettacoli teatrali, tra i più conosciuti, come la sua rilettura di ‘Filumena Marturano’ di Eduardo De Filippo e ‘L’Attesa’, ma anche di alcune opere liriche e televisive.
Il suo amore per il teatro è nato già quando era studentessa di filosofia. Prestigiosi anche i riconoscimenti ricevuti, come il Premio Idi, nel 1994, e il Premio Hystrio alla regia per l’anno 2000 con la seguente motivazione: «Una perspicua attitudine a leggere i testi fuori dagli schemi della routine di palcoscenico, per coglierne le vibrazioni poetiche e le intenzioni sottotestuali in un equilibrio fra tradizione e ricerca che poggia su una solida cultura teatrale e su un’attenzione vigile alla società, oltre a una sicura direzione degli attori che a lei si sono affidati e si affidano» Pezzoli ha affrontato sia i grandi classici sia i maestri del secolo e anche autori contemporanei come Binosi, in una concezione del suo ruolo che «nel rispetto dei valori dei testi, ritrasforma l’atto teatrale in comunicazione intensa».
Davvero interminabile l’elenco delle sue produzioni, che partono dalla fine degli Anni 80 e arrivano fino ai giorni nostri: oltre trent’anni di teatro di qualità, con una sessantina di lavori portati in scena. Oltre al teatro, la regista vigevanese può vantare anche prestigiosi lavori nella lirica e anche alcuni significativi passaggi televisivi.